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Scoperto meccanismo che evita l’instabilità dei telomeri nel cancro e nell’invecchiamento

I ricercatori dell’Istituto di Medicina Molecolare (iMM) João Lobo Antunes hanno scoperto che un componente funzionale dei telomeri chiamato TERRA deve essere costantemente tenuto sotto controllo per prevenire l’instabilità telomerica e cromosomica, una delle principali anomalie associate al cancro.

I telomeri, le estremità dei cromosomi, proteggono la stabilità del genoma prevenendo l’erosione del materiale genetico e la fusione di cromosomi indipendenti. Quando i telomeri sono disfunzionali, insorge grave instabilità genomica e le caratteristiche dei telomeri disfunzionali sono spesso osservate nelle cellule tumorali e nelle cellule invecchiate.

( Vedi anche:Esiste un legame tra la lunghezza dei telomeri ed il cancro?).

Gli scienziati hanno cercato di capire come i telomeri vengono conservati correttamente per comprendere meglio la biologia del cancro e dell’invecchiamento. In questo studio, il team guidato da Claus Azzalin ha verificato la pericolosità di TERRA non correttamente conservato nelle cellule. Combinando biologia molecolare, biologia cellulare, microscopia high-end e biochimica, i ricercatori hanno scoperto una nuova interazione tra tre molecole chiave telomeriche: RNA lungo non codificante,TERRA e due proteine ​​telomeriche, TRF1 e TRF2. Mentre TRF2 è in grado di promuovere la formazione di ibridi di RNA-DNA tra TERRA e il DNA telomerico, TRF1 impedisce questa attività associata a TRF2. Quando questa interazione è compromessa, le conseguenti strutture ibride di RNA-DNA portano alla perdita di telomeri e quindi all’instabilità del genoma.

Questi risultati mostrano che i telomeri in generale e, più specificamente TERRA, devono essere continuamente regolati per svolgere le loro funzioni protettive. In effetti, la mancanza di una tale regolazione porta alla grave instabilità dei telomeri e dei cromosomi che è stata riscontrata comunemente nelle cellule tumorali e nell’invecchiamento.

“Il nostro lavoro potrà illuminare nuove strade per l’intervento terapeutico basato sulla modulazione dell’RNA nelle cellule”, ha affermato Claus Azzalin.

Queste scoperte potrebbero illuminare le basi molecolari delle instabilità cromosomiche associate allo sviluppo del cancro e alle malattie associate all’età, forse aprendo la strada a nuovi approcci terapeutici. “Mi aspetto che questo studio possa aprire una nuova finestra sulla nostra comprensione della stabilità del genoma e, infine, contribuire allo sviluppo delle terapie antinvecchiamento e anticancro”, ha affermato il primo autore dello studio, Yong Woo Lee.

Fonte: Nature

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