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Diabete di tipo 2: nuova strategia per controllare i livelli di glucosio a lungo termine

Per controllare i loro livelli di zucchero nel sangue, le persone con diabete di tipo 2 hanno bisogno di un trattamento con insulina ogni giorno.

I ricercatori stanno lavorando ad nuovo metodo per la somministrazione di farmaci per il diabete a lento rilascio, che possano durare più a lungo nel corpo. Ora un recente studio, utilizzando sia topi che scimmie, ha dimostrato il potenziale di trattamenti per il diabete di tipo 2 che richiederebbero solo un paio di iniezioni al mese.

Lo studio è stato pubblicato in Nature Biomedical Engineering.

( Vedi anche: Microbiota e diabete di tipo 2: quale collegamento?).

Alcuni farmaci di ultima generazione per il diabete di tipo 2, contengono una molecola chiamata GLP-1 (glucagone-like peptide-1) che stimola la produzione di insulina nel corpo solo quando esso ha bisogno di più di glucosio.

Purtroppo, GLP-1 ha una davvero una breve emivita e questo la rende un trattamento poco pratico a lungo termine.

Combinando GLP-1 con altre molecole, è possibile estendere la sua emivita, ma con  questo metodo si può ottenere un’estensione di circa 3-7 giorni.

Ora un team della Duke University ha saputo coniugare GLP-1 con una molecola biopolimero che si presenta come un liquido a temperature più fredde, ma si addensa in una sostanza gelatinosa in reazione al calore del corpo.

Per verificare l’efficacia della nuova soluzione nel trattamento del diabete, i ricercatori hanno sperimentato il farmaco sia sui topi che sulle scimmie rhesus – due specie di modelli di diabete consolidati.

I risultati della sperimentazione sono stati entusiasmanti: nei topi, la nuova soluzione GLP1 ha mantenuto sotto controllato i livelli di glucosio per 10 giorni dopo una sola iniezione; nelle scimmie, il cui metabolismo è più lento, gli effetti sono durati fino a 17 giorni.

Questo farmaco, il cui effetto dura nel corpo per più di due settimane, è migliore di qualsiasi farmaco per il diabete attualmente sul mercato.

Il team ritiene che, poiché il metabolismo umano è ancora più lento rispetto a quello delle scimmie, teoricamente il farmaco potrebbe durare anche più a lungo nelle persone e forse, il nuovo trattamento, potrebbe richiedere una sola un’iniezione al mese.

” I dati preclinici presentano prove convincenti che questo nuovo trattamento richiederebbe non più di due iniezioni al mese per gli esseri umani”, scrivono i ricercatori nell’articolo.

Il team pensa che il nuovo approccio, che ‘ intrappola’ GLP-1 nella sostanza gelatinosa, potrebbe essere applicato anche ad altri tipi di farmaci.

Naturalmente, è importante notare che finora il metodo ha funzionato solo in studi su animali e gli scienziati avranno bisogno di fare ulteriori ricerche per capire come tradurlo per uso umano.

I farmaci GLP1-based non sono attualmente trattamento di prima linea per le persone con diabete di tipo 2.

Fonte:  Nature Biomedical Engineering.

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