HomeSaluteVirus e parassitiCome Zika infetta la placenta

Come Zika infetta la placenta

I ricercatori hanno scoperto che il virus Zika può infettare e replicarsi nelle cellule immunitarie della placenta.

La scoperta potrebbe spiegare come il virus passa attraverso la placenta di una donna incinta e infetta le cellule del cervello in via di sviluppo del feto.

I risultati dello studio sono stati pubblicati il 27 maggio 2016 in Cell Host & Microbe.

” Si sapeva che il virus passa attraverso la placenta, ma poco si sapeva su come replica e in che tipo di cellula”, ha spiegato l’autore senior dello studio, Mehul Suthar, Professore di Pediatria presso la Emory School of Medicine.

Il team di ricerca, guidato da Suthar e da una Pediatra specializzata in malattie infettive, la Dr.ssa Rana Chakraborty, ha scoperto che il virus Zika infetta i macrofagi placentari, chiamati cellule Hofbauer, in colture cellulari e potrebbe infettare anche un altro tipo di cellula placentare chiamata citotrofoblasto. Altri ricercatori hanno recentemente riferito che i sinciziotrofoblasti, un tipo più differenziato di cellule placentari, sono resistenti alle infezioni Zika.

Le cellule utilizzate per gli esperimenti sono state prelevate dalla placenta di gravidanze a termine, volontarie sane che avevano partorito con taglio cesareo. Il livello di replicazione virale varia notevolmente tra le diverse donatrici, il che suggerisce che la placenta di alcune donne può essere più suscettibile alle infezioni virali rispetto ad altre.

” Non tutte le donne in stato di gravidanza che sono state infettate dal virus Zika, trasmettono il virus al feto”, dice Suthar. ” Genetica dell’ospite e fattori non virali, tra cui la nutrizione ed il microbiota, possono influenzare l’infettività. Una migliore comprensione di questi fattori potrebbe consentire la progettazione di misure di prevenzione e terapie eventualmente antivirali”.

I virus legati a Zika (flavivirus) come il virus della dengue, il virus del Nilo occidentale e il virus della febbre gialla, raramente vengono trasmessi dalla madre al feto grazie al ruolo protettivo della placenta, che separa il sistema circolatorio della madre da quello del feto.

“Zika è unico nella sua capacità di infettare le cellule placentari e attraversare la barriera placentare, in confronto con altri flavivirus. E’ possibile che l’alterazione della barriera placentare contribuisca all’ infezione placentare dal virus Zika”, dice il Prof.Suthar.

Le cellule Hofbauer fetali , in contrasto con le altre cellule immunitarie presenti nella placenta chiamate macrofagi, sono di origine materna. Si pensa che esse siano più tolleranti e meno inclini a risposte infiammatorie rispetto alle altre cellule del sistema immunitario, sulla base di precedenti lavori da co-autori Chakraborty ed Erica Johnson, PhD.

Tuttavia, la squadra di Suthar è stata in grado di rilevare i segni di risposte antivirali e infiammatori nelle cellule infette di Hofbauer.

Il  laboratorio di Suthar continuerà a studiare le cellule Hofbauer e la loro immunologia, utilizzando sia le cellule donate da umani che modelli animali.

“Abbiamo bisogno di rispondere a domande come: quali sono i recettori che permettono al virus di entrare nelle cellule Hofbauer e come queste cellule cambiano nel loro stato immunitario, durante le diverse fasi della gravidanza?”, ha concluso Suthar.

Fonte:Medicalxpress

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