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Un nuovo approccio per il trattamento del danno vascolare insulinico nelle malattie coronariche

Immagine: immagini colorate della produzione di ossigeno (rosso) in risposta al trattamento con insulina nel tessuto dei vasi sanguigni da pazienti con aterosclerosi. Credito: I. Akoumianakis et al., Science Translational Medicine (2020)

Un team di ricercatori affiliati con istituzioni nel Regno Unito, in Grecia e in Germania ha trovato un nuovo modo di trattare i vasi sanguigni danneggiati dall’insulina associati a malattie cardiache.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine.

L’aterosclerosi è una malattia delle arterie caratterizzata da un accumulo di grasso sulle pareti interne, una condizione che può portare a pressione sanguigna elevata, infarti e ictus. Precedenti ricerche hanno suggerito che l’insulina può contribuire allo sviluppo dell’aterosclerosi nei pazienti diabetici, ma finora non è stato chiarito come. In questo nuovo sforzo, i ricercatori hanno condotto uno studio sui vasi sanguigni dei pazienti con aterosclerosi sottoposti a chirurgia di bypass coronarico per comprendere meglio la condizione.

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In tutto, i ricercatori hanno analizzato i vasi sanguigni di 674 pazienti e hanno scoperto che i vasi sanguigni erano resistenti all’insulina. Questo era un problema perché l’insulina controlla il tono dei vasi sanguigni, che è il processo mediante il quale vengono dilatati. I vasi sanguigni più aperti consentono il passaggio di più sangue, mentre i vasi più ristretti ne consentono meno, il che può portare ad un aumento della pressione sanguigna. I ricercatori hanno anche trovato prove di stress nei vasi sanguigni a causa delle molecole di ossigeno. E forse ancora più importante, hanno scoperto che l’insulina ha causato problemi alle cellule che rivestono l’interno dei vasi.

Il team ha trattato sia topi che pazienti umani con un inibitore dell’enzima DPP4, che ha ridotto lo stress ossidativo sui vasi sanguigni. I ricercatori hanno scoperto che il trattamento ha anche portato a un’inversione del danno vascolare sia nell’uomo che nei topi nutriti con una dieta ricca di grassi.

I ricercatori suggeriscono che i loro risultati indicano che dovrebbero essere condotti ulteriori studi per testare la possibilità di aggiungere inibitori DPP4 al trattamento con l’insulina per i pazienti diabetici, per ridurre l’aterosclerosi.

Fonte: Science Translational Medicine (2020)

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