Cervello e sistema nervoso
3 Marzo 2020 / 3 Marzo 2020
I ricercatori del consorzio di ricerca Longftinal Frontotemporal Lobar Degeneration (ALLFTD) ARTFL-LEFFTDS, hanno riferito che un esame del sangue potrebbe presto essere un importante strumento diagnostico per rilevare depositi anormali di proteine nel cervello che portano alla progressiva e debilitante condizione della malattia di Alzheimer. Lo studio, “Diagnostic value of plasma phosphorylated tau181 in Alzheimer’s […]
Leggi tutto »
29 Febbraio 2020
“Se riusciamo a superare la perdita di un processo nel cervello chiamato “RNA editing”, possiamo rallentare la progressione della malattia di Alzheimer e di altri disturbi sinaptici”, spiegano gli autori di un nuovo studio. La modifica dell’RNA è un meccanismo genetico che modifica le proteine essenziali nella connessione tra le cellule nervose nel cervello, chiamate […]
18 Febbraio 2020
La proteina β-arrestin-2 aumenta l’accumulo di grovigli di tau neurotossici, una causa di diverse forme di demenza come la demenza frontotemporale e Alzheimer, interferendo con la rimozione dell’eccesso di tau dal cervello, secondo un nuovo studio dell’Università della South Florida Health (USF Health) Morsani College of Medicina. I ricercatori della USF Health hanno scoperto che […]
16 Febbraio 2020 / 16 Febbraio 2020
Immagine: Credito: NIH / NIA Il morbo di Alzheimer (AD) è progressivo, ma lento a svilupparsi o almeno a rivelarsi. In un nuovo studio, pubblicato online il 14 febbraio 2020 sulla rivista Biological Psychiatry, i ricercatori della University of California San Diego School of Medicine, con altri colleghi, riportano che differenze iniziali e sottili nelle […]
12 Febbraio 2020 / 12 Febbraio 2020
Immagine: immagine dell’accumulo di tau nel cervello del topo a due mesi. Credito: Università di Exeter Una ricerca ha gettato nuova luce su come l’accumulo di due proteine nel cervello potrebbe influenzare l’attività dei geni coinvolti nella malattia di Alzheimer. I ricercatori dell’Università di Exeter hanno lavorato in collaborazione con Eli Lilly and Company per […]
5 Febbraio 2020
Immagine: Public Damain Uno studio sul DNA di oltre 10.000 persone condotto da scienziati della UCL ha identificato una classe di varianti geniche che sembrano proteggere dalla malattia di Alzheimer. I risultati, pubblicati sugli Annals of Human Genetics, suggeriscono che queste varianti geniche presenti in natura riducono il funzionamento di proteine chiamate fosfatasi tirosina che […]
25 Gennaio 2020
Rimane una controversia negli ambienti scientifici oggi, riguardo al valore della terapia al litio per il trattamento della malattia di Alzheimer. Gran parte di ciò deriva dal fatto che, poiché le informazioni finora raccolte sono state ottenute utilizzando una moltitudine di approcci, condizioni, formulazioni, tempistiche e dosaggi differenziali del trattamento, i risultati sono difficili da […]
16 Gennaio 2020
Immagine, i topi trattati con Idazoxan, che blocca un recettore della noradrenalina, si sono comportati in modo simile ai topi di controllo nonostante abbiano ancora placche beta-amiloide nel cervello. Credito: F. Zhang et al., Science Translational Medicine (2019) In esperimenti preclinici, i ricercatori dell’Università di Alabama a Birmingham hanno rivelato un pezzo mancante chiave del […]
14 Gennaio 2020
Immagine, Jorge Palop e Keran Ma stanno collaborando con Jesse Hanson di Genentech per sviluppare terapie per il morbo di Alzheimer e la sindrome di Dravet. Credito: Lauren Bayless, Gladstone Institutes I ricercatori di Gladstone, in collaborazione con Genentech, un membro del gruppo Roche, hanno dimostrato l’efficacia terapeutica di un nuovo farmaco sperimentale nei modelli […]
11 Gennaio 2020
Immagine, Credit: Yale University Recentemente, uno studio condotto dalla Yale School of Medicine ha suggerito che fornire al cervello nuovi neuroni potrebbe contrastare la malattia di Alzheimer (AD). Questa idea provocatoria richiede ulteriori test in modelli sperimentali in cui si potrebbero studiare le basi molecolari della rigenerazione neuronale nella malattia indotta. In precedenza i ricercatori […]