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Sclerosi multipla: scoperto un ormone che evita la recidiva

Immagine: Rhonda Voskuhl

L’assunzione dell‘estriolo, un ormone della gravidanza, in combinazione con i farmaci convenzionali, ha aiutato pazienti con Sclerosi multipla recidivante-remittente (RRMS) ad evitare le ricadute, secondo i risultati di uno studio controllato con placebo di Fase II, condotto da ricercatori UCLA.

Lo studio traslazionale, è stato pubblicato online da Lancet Neurology.

Autore principale dello studio è Rhonda Voskuhl, Professore presso il Dipartimento UCLA di Neurologia e Direttore dell’ UCLA’s Multiple Sclerosis Program.

E’ stato a lungo osservato che durante la seconda metà della gravidanza, le donne con SMRR hanno ridotto le recidive, ma il motivo non era chiaro. E’ anche in questo periodo che la placenta produce estriolo, aumentando i livelli di ormone nel sangue. Questa protezione durante la gravidanza si verifica non solo in MS, ma anche in altre malattie autoimmuni come la psoriasi e l’artrite reumatoide.

Voskuhl ha ipotizzato che l’aumento dell’ estriolo nel sangue potrebbe svolgere un ruolo nel sopprimere il sistema immunitario di una donna in modo che il feto non venga respinto in quanto “straniero”, avendo la metà delle proteine ​​del padre. Questa soppressione temporanea del sistema immunitario beneficia le donne in gravidanza, con malattie autoimmuni.

Il  team guidato da Voskuhl, ha scoperto che il trattamento con l’ striolo era protettivo in un modello di sclerosi multipla. La scoperta ha portato ad una sperimentazione clinica di successo nel 2002 presso la UCLA e poi allo studio di Fase II, lanciato nel 2007 presso la UCLA e in altri 15 centri di ricerca negli Stati Uniti.

“La bellezza dell’ estriolo è che può essere assunto sotto forma di pillola e non è un nuovo farmaco. Ha decenni di sicurezza alle spalle”, ha detto Voskuhl.  “Inoltre, la produzione di  trattamenti attuali per la sclerosi multipla, è molto complessa. Questi risultati apriranno la strada a trattamenti orali sicuri che sono ampiamente accessibili dal momento che l’estriolo è semplice e naturale”.

In RRMS, ci sono chiari episodi di attività infiammatoria o recidive. Nel corso di una ricaduta, ci sono nuovi sintomi o peggioramento, accompagnati da lesioni infiammatorie nel cervello.Una ricaduta può continuare per diversi giorni o mesi. Le ricadute sono generalmente seguite da remissione o miglioramento. Tuttavia, alcuni sintomi residui possono rimanere e dopo molti anni persone con SMRR spesso sono vittime di una forma più progressiva della malattia. Durante la fase progressiva, non ci sono più recidive, ma graduale peggioramento della disabilità permanenti e perdita di volume del cervello o atrofia.

In laboratorio, Voskuhl e il suo team hanno scoperto che l’ estriolo ha un duplicer effetto contro la malattia, riducendo la capacità delle cellule immunitarie di attaccare il cervello, ma anche rendendo le cellule cerebrali più resistenti ai danni. In particolare, i ricercatori  hanno dimostrato che il trattamento con l’ estriolo migliora la cognizione e impedisce l’atrofia della regione cognitiva del cervello. Sembra che durante la gravidanza, l’ estriolo possa sia sopprimere il sistema immunitario che proteggere il cervello e, non solo è importante per evitare il rigetto del feto, ma è anche fondamentale per proteggere il cervello fetale durante lo sviluppo. Questi due effetti progettati naturalmente per proteggere il feto, possono anche essere esattamente riprodotti nelle donne con SM.

Nel 2002, Voskuhl ha completato lo studio pilota, in cui 10 donne non gravide con SM sono state trattate con l’ estriolo, ottenendo una riduzione del 70 per cento delle lesioni infiammatorie nel cervello, entro soli sei mesi di trattamento.

Nello studio di fase II, i ricercatori hanno arruolato 164 pazienti, di cui 83 sono state assegnaei al gruppo trattato con estriolo e 81 al gruppo placebo. Entrambi i gruppi hanno continuato l’assunzione dei farmaci convenzionali. Il team ha trovato che le pazienti che avevano ricevuto l’estriolo avevano ridotto della metà le ricadute, rispetto al gruppo trattato con placebo. Inoltre, quando i livelli di estriolo erano i più alti,si è verificato un migliorato della funzione cognitiva e una riduzione dell’atrofia del cervello legata alla zona della cognizione. Il trattamento è stato ben tollerato nel corso dei due anni e le volontarie che hanno assunto l’ estriolo hanno riportato un unico effetto collaterale significativo, una irregolarità nel ciclo mestruale.

Voskuhl spera di replicare questi risultati in un trial clinico di fase III, necessario per l’approvazione della FDA dell’ estriolo per la cura della SM.

Si stima che oltre 2,1 milioni di persone sono colpite da SM in tutto il mondo. Circa l’ 85 per cento dei pazienti sono diagnosticati all’esordio con RRMS, la forma più comune di SM.

Fonte: http://www.eurekalert.org/pub_releases/2015-11/uoc–sfo113015.php

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