HomeAlimentazione & Benessere Iniziata il 1 novembre la Giornata Mondiale Vegan

Iniziata il 1 novembre la Giornata Mondiale Vegan

Ogni primo novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale Vegan, che fa parte del più ampio Mese vegan promosso dalla Vegan Society, fondata nel 1944. Iniziative anche in Italia

La Giornata Mondiale Vegan, che si celebra ogni anno il 1 novembre, segna l’inizio del “Mese Vegan” e commemora l’anniversario della coniazione del termine “vegan” e la fondazione della The Vegan Society avvenuta nel Regno Unito nel 1944 da parte di Donald Watson (1910-2005).Con il termine “vegan” s’intende una vera e propria filosofia di vita che esclude l’uso di prodotti di origine animale. Non solo dunque l’alimentazione, ma anche l’abbigliamento e tutti gli altri prodotti o servizi che includano un contributo animale. Il termine vegan, di fatto, differisce da “vegetariano” in quanto in quest’ultimo caso abbiamo di fronte una persona che non assume carne, ma potrebbe invece continuare a mangiare altri alimenti di origine animale come il latte e i suoi derivati, le uova eccetera.

Per celebrare questa scelta di vita, si celebra pertanto anche quest’anno la Giornata Mondiale Vegan che, come accennato, cade il primo di novembre 2012. Si presenta anche in Italia come l’occasione per approfondire la conoscenza di questo modo di intendere la vita e, di conseguenza, vivere.

Una sana alimentazione può prevenire, curare e persino invertire il corso delle principali malattie killer. A seconda delle patologie, ecco gli effetti benefici di un regime alimentare a base vegetale.

Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel mondo. Già 20 anni fa il dr Dean Ornish dimostrò che seguendo una dieta vegana le arterie ostruite si liberano senza ricorrere a medicinali o operazioni. La conferma arriva anche dall’Harvard Nurses Health Study, uno studio a lungo termine che ha tenuto sotto osservazione la salute di un campione di donne adulte per 35 anni. L’assunzione di colesterolo, che proviene da alimenti di origine animale, è stata associata a un’aspettativa di vita significativamente più corta mentre l’assunzione di fibre, quindi alimenti vegetali, è stata associata a un’aspettativa di vita  significativamente più lunga. Basti pensare che la quantità di colesterolo contenuto in un solo uovo al giorno  può accorciare la vita di una donna quanto il fumo di 5 sigarette al giorno per 15 anni, mentre l’aspettativa di vita di una donna che consuma giornalmente la quantità di fibra  contenuta in una tazza di farina d’avena è pari a quella di una donna che fa 4  ore di jogging alla settimana.

Il cancro è la seconda causa di morte. Molti studi sul legame tra dieta e cancro hanno rilevato che l’incidenza di questa grave patologia è più bassa tra i vegani/vegetariani. Una serie di esperimenti ha dimostrato che le donne possono migliorare la risposta immunitaria contro il cancro al seno dopo solo 2 settimane di dieta a base di alimenti vegetali.

Le malattie polmonari, come l’enfisema, possono essere prevenute e addirittura curate mangiando alcuni tipi di vegetali. Uno studio  ha dimostrato, per esempio, che l’aggiunta di bacche di acai (un frutto esotico dalle proprietà antiossidanti) nelle sigarette ha un effetto protettivo contro l’enfisema (ma non sarebbe meglio smettere di fumare?)

Lo stesso vale per l’Alzheimer: da 20 anni è noto che chi mangia carne, inclusi pollo e pesce, ha una probabilità tre volte superiore di soffrire di demenza rispetto a chi segue una dieta vegetariana. Ora una nuova ricerca suggerisce che l’Alzheimer si può curare con l’utilizzo di prodotti vegetali come lo zafferano, con risultati simili a quelli ottenuti con l’assunzione di un noto medicinale contro questa malattia.

La dieta a base di alimenti vegetali aiuta a prevenire e curare anche il diabete di tipo 2. I vegani sono meno insulino-resistenti rispetto a chi consuma carne e pescePesano circa 13 kg in meno rispetto agli onnivori e possono avere un indice di massa corporea inferiore a questi ultimi anche di 5 punti.

Anche l’insufficienza renale, ottava causa di morte in America, può essere  prevenuta e curata con la giusta alimentazione. I ricercatori di Harvard hanno individuato tre fattori di rischio nel peggioramento delle funzioni renali: proteine animali, grasso animale e colesterolo, tutti presenti solo in prodotti di origine animale.

Infine le infezioni dell’apparato respiratorio. Con la stagione dell’influenza alle porte  è bene sapere che l’assunzione di frutta e verdura può dare un aiuto significativo al sistema immunitario.
Se vogliamo provare a capire cosa significa, possiamo per esempio visitare un sito dedicato in cui scoprire passo passo come diventare vegan in modo facile:
www.vegfacile.info

Newsletter

Tutti i contenuti di medimagazine ogni giorno sulla tua mail

Articoli correlati

In primo piano