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Glioblastoma legato ad alterazioni dei pori nucleari

Glioblastoma-Immagine: Astratto grafico- Identificata la proteina dei pori nucleari NUP107 come un gene significativamente amplificato e sovraespresso con MDM2 che media la degradazione della proteina p53 nel glioblastoma. La perdita di NUP107 provoca la riattivazione della via p53 stabilizzando le quantità proteiche di p53. Questi risultati forniscono una nuova regolazione non canonica di p53 a livelli spaziali nel glioblastoma. Credito Cell Reports-

Si ritiene che diversi tipi di cancro siano collegati ad alterazioni delle strutture macromolecolari note come complessi dei pori nucleari (NPC). Queste strutture sono incorporate nell’involucro nucleare, una barriera di membrana che separa il nucleo di una cellula dal citoplasma (il liquido che riempie il resto della cellula). Sono costituiti da proteine ​​chiamate nucleoporine, che regolano il trasporto delle molecole attraverso l’involucro nucleare, compresi gli enzimi che consentono la sintesi del DNA. Al momento non è chiaro se le alterazioni dell’NPC abbiano un ruolo nel glioblastoma, il tipo più comune di cancro che ha origine nel cervello.

Ora, Masaharu Hazawa, Mitsutoshi Nakada e Richard Wong dell’Università di Kanazawa e colleghi, hanno trovato un collegamento tra il funzionamento dei pori nucleari NPC e il glioblastoma, in particolare hanno dimostrato che l’inattivazione di una proteina chiamata p53che sopprime il tumore.

La loro ricerca è stata pubblicata su Cell Reports.

La proteina p53 è fondamentale nella prevenzione del cancro. Il gene corrispondente TP53 codifica per proteine ​​che prevengono le mutazioni del genoma ed è il gene mutato più frequentemente nei tumori umani. Acquisire informazioni su come avviene l’inattivazione di p53 è fondamentale per comprendere la tumorigenesi in generale e il glioblastoma in particolare.

Nakada, Wong e colleghi hanno prima verificato se qualche proteina del complesso dei pori nucleari fosse amplificata (“sovraespressa”) nel glioblastoma. Hanno scoperto che una di queste proteine, chiamata NUP107, mostrava una sovraespressione. Ulteriori indagini hanno rivelato che NUP107 è una potenziale oncoproteina nel glioblastoma; la sua sovraespressione degrada la funzione della proteina p53 che sopprime il cancro. Hanno anche scoperto che MDM2, un’altra proteina, è sovraespressa contemporaneamente a NUP107. È noto anche che MDM2 media la degradazione della proteina p53.

Saranno necessari ulteriori studi per scoprire tutti i percorsi molecolari in gioco, ma gli scienziati ipotizzano che la maggiore quantità di proteine ​​NUP107 nei pori nucleari delle cellule di glioblastoma si traduca in strutture NPC che regolano il trasporto delle molecole dal nucleo al citoplasma in un modo che promuove la degradazione di p53. Questo scenario è denominato sorveglianza del trasporto nucleare. Gli esperimenti in cui le proteine ​​NUP107 erano esaurite hanno riattivato p53, in linea con il fatto che NUP107 fornisce stabilità strutturale ai pori nucleari del glioblastoma.

Leggi anche:Glioblastoma: interazione proteina-proteina svolta terapeutica

I risultati di Nakada, Wong e colleghi confermano che le alterazioni dei pori nucleari contribuiscono alla patogenesi del glioblastoma. I ricercatori affermano: “Insieme, i nostri risultati stabiliscono i ruoli dei pori nucleari nella sorveglianza dei trasporti e forniscono approfondimenti sull’inattivazione di p53 nel glioblastoma“.

Fonte:Cell Reports

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