HomeSaluteCancro intestinale: la ricerca genetica potrebbe rivoluzionare il trattamento

Cancro intestinale: la ricerca genetica potrebbe rivoluzionare il trattamento

Cancro intestinale-Immagine: il tratto simile alla differenziazione PDS3 si riferisce alla biologia del tumore inspiegabile dall’iCMS derivato da una singola cellula. Credito: Nature Genetics 

Una nuova ricerca condotta da un team di scienziati della Queen’s University di Belfast e del Cancer Research UK (CRUK) Scotland Institute di Glasgow ha fatto una serie di scoperte rivoluzionarie nella biologia dei tumori che potrebbero essere utilizzate per fornire un approccio di medicina personalizzata più efficace per i pazienti con problemi intestinali come il cancro intestinale (del colon-retto).

Il cancro dell’intestino è il quarto tumore più comune nel Regno Unito, con circa 42.900 nuovi casi di cancro dell’intestino e circa 16.600 decessi per cancro dell’intestino ogni anno nel Regno Unito, una statistica che evidenzia la necessità di nuovi modi per trattare i pazienti affetti da questa malattia aggressiva.

Il nuovo studio pubblicato su Nature Genetics, ha utilizzato un approccio unico e innovativo sviluppato a Belfast, per identificare una serie di modelli molecolari mai visti prima nel tessuto tumorale che forniscono nuove informazioni relative alla risposta al trattamento e al rischio di progressione della malattia.

Questi notevoli risultati significano che i medici e gli scienziati possono ora trarre maggiori informazioni dal tessuto tumorale di un paziente, il che potrebbe portare a migliori opzioni di trattamento.

In precedenza, l’approccio più comune per identificare gruppi di tumori in base alla loro segnalazione biologica, utilizzava informazioni su quanto sono attivi i singoli geni all’interno del tessuto tumorale.

I sottotipi identificati utilizzando questo metodo hanno plasmato la comprensione dello sviluppo, della progressione e della risposta alla terapia del cancro negli ultimi dieci anni e sono serviti come base per numerosi studi clinici e studi preclinici.

Il Dottor Philip Dunne, lettore di patologia molecolare presso il Centro Patrick G Johnston per la ricerca sul cancro della Queen’s University di Belfast e autore senior dello studio, spiega: “Mentre l’osservazione dei modelli attraverso i singoli geni ha rivelato notevoli intuizioni sulla segnalazione del cancro, i progressi nella ricerca di laboratorio negli ultimi dieci anni hanno dimostrato che la valutazione dell’attività in gruppi di geni strettamente correlati in combinazione può fornire nuove conoscenze che non sono evidenti quando si utilizzano i tradizionali approcci a singolo gene”.

Dato il potenziale valore di questo nuovo approccio, i ricercatori della Queen’s University Belfast, del CRUK Scotland Institute, dell’Università di Zurigo e dell’Università di Oxford, insieme a un gruppo collaborativo multinazionale, hanno proposto un nuovo metodo basato sui dati per la riclassificazione del cancro intestinale, che è stato pubblicato in questo nuovo studio innovativo.

Assemblando i geni in percorsi biologici prima dello sviluppo di sottotipi molecolari, il team ha riorganizzato i tumori in una serie di nuovi gruppi, in base all’attività attraverso una complessa rete di segnali correlati al cancro; tutto ciò sembra essere fondamentale nel prevedere quanto bene un tumore risponderà a diversi trattamenti come la chemioterapia e la radioterapia.

Per garantire che scienziati e medici di tutto il mondo possano accedere immediatamente a questi dati e testare questo nuovo approccio di sottotipizzazione, il team ha rilasciato uno strumento di classificazione disponibile gratuitamente che consente di utilizzare l’approccio sviluppato da Belfast su campioni di tumore in qualsiasi laboratorio di ricerca.

Il Dottor Sudhir Malla, ricercatore post-dottorato presso il Centro Patrick G Johnston per la ricerca sul cancro  della Queen’s University di Belfast e primo autore dello studio, ha dichiarato: “Sviluppando uno strumento di classificazione senza restrizioni per la comunità di ricerca sul cancro, significa che i ricercatori di tutto il mondo possono riprodurre la nostra scoperta sui dati che emergono dalle loro raccolte di campioni tumorali, per identificare i percorsi biologici che le cellule tumorali attivano o disattivano per controllare il loro movimento, la crescita e la risposta al loro ambiente“.

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Il Professor Owen Sansom, Direttore del Cancer Research UK Scotland Institute di Glasgow, coautore dello studio, ha affermato: “La ricerca presentata oggi su Nature Genetics esemplifica il valore della ricerca collaborativa tra scienziati e medici. Studi come questo sono essenziali per permetterci di comprendere le complessità del tumore di un paziente e saranno utilizzati nei nostri laboratori preclinici per identificare nuovi trattamenti mirati specificamente ai modelli biologici che abbiamo identificato“.

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Il Dottor Sam Godfrey, responsabile delle informazioni sulla ricerca presso Cancer Research UK, ha affermato: “Il cancro è forse la malattia più complessa che affrontiamo e nessun trattamento potrà mai sconfiggerlo. Ricerche come questa potrebbero portare a trattamenti migliori e più precisi per le migliaia di persone a cui ogni anno in Scozia viene diagnosticato un cancro intestinale“.

Il team sta ora applicando il nuovo approccio di sottotipizzazione su campioni di tumore derivati ​​da studi clinici condotti nel Regno Unito, per costruire le prove cliniche essenziali e necessarie prima che il nuovo metodo possa essere utilizzato per prendere decisioni cliniche su quali trattamenti offrire a un paziente.

Fonte: Nature Genetics

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