HomeSaluteAngelo o demone? Per il cancro non tutti i neutrofili sono uguali

Angelo o demone? Per il cancro non tutti i neutrofili sono uguali

Foto: immagine di un neutrofilo nocivo al microscopio

Una nuova ricerca condotta presso l’Università Ebraica di Gerusalemme, dimostra che la forma più comune di globuli bianchi, i neutrofili, contiene molti diversi sottotipi alcuni dei quali combattono il cancro, altri favoriscono la sua progressione.

La ricerca potrebbe aprire la strada a nuove terapie che combattono il cancro aumentando i neutrofili anti tumorali e limitando i neutrofili pro tumorali. Tradizionalmente la ricerca sul cancro si è concentrata sul tentativo di individuare gli aspetti dello sviluppo del cancro che possono essere sfruttati terapeuticamente attraverso trattamenti come la chemioterapia e la radioterapia.

Nell’ultimo decennio, nuovi aprocci per il cancro coinvolgono l’attivazione del sistema immunitario contro le cellule tumorali, senza danneggiare i tessuti sani, Questi nuovi approcci, tuttavia, si sono dimostrati efficaci in una gamma limitata di pazienti.

Negli ultimi ani è diventato evidente che oltre alle cellule tumorali, ci sono cellule sane che svolgono un ruolo critico nella promozione dello sviluppo del cancro. Queste cellule che forniscono un ambiente di sostegno che promuove la crescita tumorale e permette la sua diffusione, sono potenziali  bersagli per nuove terapie oncologiche.

In questo contesto il ruolo dei neutrofili rimane controverso. Mentre i neutrofili sono tradizionalmente associati alla lotta contro le infezioni e l’infiammazione, si accumulano dati che suggeriscono che essi svolgono un ruolo importante nella biologia dei tumori.

In uno studio pubblicato oggi dalla rivista Cell Reports, gli scienziati che hanno lavorato con tumori di topi e campioni di sangue umano, sfidano la convinzione che i neutrofili sono limitati nelle loro capacità di cambiare ed  assumere nuove caratteristiche. Essi mostrano anche che a differenza delle percezioni attuali, i neutrofili sono una popolazione omogenea di cellule, costituita tuttavia, da diversi sottotipi.

La ricerca è stata guidata dal Dr. Zvika Granot presso la Hebrew University For Medical Research Israel-Canada ( IMRIC) e dal Dr Zvi Fridlender presso la Hadassh Hebrew University Medical Center. I ricercatori hanno scoperto che alcuni neutrofili combattono il cancro, mentre altri di fatto, promuovono la sua progressione. I ricercatori hanno anche dimostrato che nelle prime fasi della malattia, prevalgono i neutrofili che limitano la malattia, ma come il tumore progredisce, la sottopopolazione di neutrofili che favorisce la crescita del cancro supera la popolazione dei neutrofili che favoriscono limita la crescita del tumore ed il contributo complessivo dei neutroffili diventa di promozione del tumore.

Secondo Granot: ” La distinzione tra neutrofili nocivi e benefici apre la porta a nuove opportunità diagnostiche e terapeutiche. Attualmente stiamo valutando l’incremento di neutrofili anti cancro e la limitazione di neutrofili pro cancro, per verificare gli effetti sulla progressione della malattia. In caso di successo, questa strategia terapeutica potrebbe portarci verso lo sviluppo di nuove terapie efficaci per il cancro”.

Fonte: http://www.eurekalert.org/pub_releases/2015-01/thuo-aod012215.php

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