HomeSaluteSistema ImmunitarioUn candidato chiave per l'immunoterapia favorisce la crescita di alcuni tipi di...

Un candidato chiave per l’immunoterapia favorisce la crescita di alcuni tipi di cancro

Un candidato chiave per l’immunoterapia favorisce la crescita di alcuni tipi di cancro.

Aumentare la funzione del sistema immunitario noto per avere proprietà anti-tumorali, può contrariamente aiutare i tumori legati a infiammazione cronica, a svilupparsi, secondo una nuova ricerca.

Le immunoterapie del cancro incrementano le funzioni del sistema immunitario normale del corpo, per combattere i tumori. Fanno parte di un campo in rapida evoluzione della ricerca e della medicina, con diversi tipi di immunoterapie attualmente in sperimentazione clinica.

Ora, un gruppo di ricerca dell’ Imperial College di Londra ha scoperto che in un modello murino di sviluppo di cancro del fegato, un immunorecettore, candidato attraente per l’ immunoterapia, ha promosso piuttosto che ritardare, la crescita del tumore.

I ricercatori ritengono che questo studio potrebbe avere implicazioni per l’efficacia dell’immunoterapia nella lotta contro i tumori umani causati da infiammazione, come ad esempio alcuni tipi di cancro del fegato e del colon.

( Vedi anche:Individuata una strategia che migliora l’immunoterapia del cancro).

Lo studio, finanziato dal Wellcome Trust, è stato pubblicato in Nature Communications all’inizio di quest’anno.

L’autore principale, la  Dr.ssa Nadia Guerra del Dipartimento di Scienze presso l’Imperial, ha dichiarato: ” Le immunoterapie hanno dimostrato successi senza precedenti nel trattamento di pazienti con forme avanzate di cancro, melanomi soprattutto metastatici. Queste terapie sono ora in fase di sperimentazione in vari tipi di cancro e nuove combinazione e approcci sono in fase di sviluppo ad un ritmo molto veloce. Tuttavia, ci sono sfide ancora da superare per ottimizzare queste terapie e ridurre gli effetti negativi. Gli scienziati ed i medici stanno lavorando per identificare i malati di cancro che potrebbero trarre il massimo beneficio da queste terapie ed ottenere la remissione completa”.

La parte del sistema immunitario coinvolta in questo studio si chiama NKG2D, un tipo di immunorecettore, una molecola presente sulla superficie delle cellule immunitarie del corpo che riconosce i segnali dalle cellule normali che sono in difficoltà.

Per esempio, se una cellula normale è stata infettata da un virus, esso verrà visualizzato sulla sua superficie e l’immunorecettore NKG2D è in grado di rilevarlo. In seguito, la cellula immunitaria attacca e distrugge la cellula infettata.

La Dr.ssa Guerra già dieci anni fa, aveva dimostrato che questo meccanismo funziona anche contro i tumori cancerosi e dimostrato che i tumori erano cresciuti più rapidamente nei topi in cui era stata soppressa l’ attività di NKG2D.

Tuttavia, NKG2D contribuisce all’ infiammazione e svolge un ruolo nei disordini infiammatori cronici, come il morbo di Crohn. In questo caso, NKG2D attacca le cellule normali invece di quelle danneggiate.

Il team ha indagato il ruolo di  NKG2D nell’infiammazione cronica e nel cancro cercando di scoprire poteva favorire lo sviluppo di alcuni tipi di cancro collegati all’infiammazione.

Per raggiungere il loro obiettivo, i ricercatori hanno utilizzato un modello murino di cancro al fegato guidato da infiammazione. I recettori NKG2D umani e di topo sono molto simili, quindi i risultati sono considerati rilevanti per i tumori del fegato umano.

Essi hanno scoperto che i tumori in realtà sono cresciuti più rapidamente nei topi con NKG2D funzionale rispetto ai topi che mancavano di NKG2D. La Dr.ssa Guerra ha detto: “NKG2D è un potente agente anti-tumorale, ma abbiamo scoperto che in realtà potrebbe avere l’effetto opposto nei tumori che nascono e / o crescono da uno sfondo di infiammazione cronica”.

In tali ambienti, il tessuto epatico subisce cicli di danno e riparazione continuamente in  presenza di NKG2D, rendendo le cellule più a rischio di sviluppare mutazioni genetiche.

La Dr.ssa Guerra ha concluso: “L’effetto paradossale di NKG2D che abbiamo scoperto suggerisce  la necessità di mirare selettivamente ai tipi di cancro che potranno beneficiare dell’immunoterapia a base di NKG2D perchè ciò che è utile nella lotta contro un tipo di cancro potrebbe avere l’effetto opposto in un altro. Abbiamo bisogno di essere più precisi quando si somministra una terapia scelta per un particolare tipo di cancro”.

Fonte: Nature Communication

 

Newsletter

Tutti i contenuti di medimagazine ogni giorno sulla tua mail

Articoli correlati

In primo piano