HomeSaluteIl sulforafano migliora alcuni sintomi dello spettro autistico

Il sulforafano migliora alcuni sintomi dello spettro autistico

Un piccolo studio condotto da ricercatori del MassGeneral Hospital for Children (MGHfC) and Johns Hopkins University School of MedicinE, ha trovato prove che il trattamento quotidiano con sulforafano – una molecola che si trova in alimenti come broccoli, cavolfiori e cavoli – può migliorare alcuni sintomi dello spettro autistico.

Nel rapporto pubblicato oggi on-line su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS Early Edition), i ricercatori descrivono come i partecipanti che hanno ricevuto una dose giornaliera di sulforafano hanno mostrato un miglioramento in entrambe le valutazioni comportamentali e di comunicazione, in appena quattro settimane. Gli autori sottolineano che i risultati di questo studio pilota – condotto presso l’MGHfC affiliate Lurie Centro per l’Autismo – devono essere confermati in studi più grandi.

Circa metà dei genitori di ragazzi autistici riferiscono che quando i loro figli hanno la febbre, alcuni dei sintomi della malattia sembrano migliorare. Ma quando la temperatura torna normale, il miglioramento osservato svanisce. Già nel 2007, Andrew Zimmerman del Memorial Medical Center dell’Università del Massachusetts,  ha confermato attraverso i suoi studi, la validità della febbre alla base dei miglioramenti dei sintomi dello spettro autistico, senza però riuscire a svelarne la chiave.

Quello che la febbre fa è avviare una risposta allo shock termico del corpo.

Nel 1992 Paul Talalay, professore di farmacologia e scienze molecolari aveva scoperto che il sulforafano, contenuto nelle crucifere, tra cui anche i broccoli, migliorava questa risposta dell’organismo, oltre a rafforzare le difese naturali contro lo stress ossidativo, l’infiammazione e i danni al DNA.

La domanda alla quale lo studio cerca di dare una risposta è se il sulforafano può avere sui sintomi dell’autismo, gli stessi effetti sperimentati durante episodi febbrili. La risposta, alla fine della ricerca è stata decisamente positiva.

Lo studio ha arruolato 44 giovani, di età compresa tra 13-27 anni che erano stati diagnosticati con moderato a grave disturbo dello spettro autistico. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale ad assumere una dose giornaliera di sulforafano – estratto da germogli di broccoli – o un placebo. I partecipanti sono stati valutati usando misure standardizzate di comportamento e di interazione sociale. Il trattamento è stato interrotto dopo 18 settimane e le valutazioni supplementari di 22 partecipanti sono state effettuate dopo 4 settimane.

L’autore dello studio, Kanwaljit Singh, MD, MPH – of MGHfC, the Lurie Center and UMass – rivela che tra i 40 partecipanti che si sono sottoposti ad almeno una valutazione, i punteggi medi per ciascuna delle valutazioni erano significativamente migliori per i 26 partecipanti che avevano ricevuto sulforafano, rispetto ai 14 che avevano ricevuto un placebo. Anche a 4 settimane, alcuni caregivers hanno riportato un miglioramento comportamentale evidente.

” E’ importante notare che i miglioramenti non hanno interessato tutti – circa un terzo dei partecipanti non ha avuto alcun miglioramento – e lo studio deve essere ripetuto in un gruppo più ampio di adulti e  bambini, qualcosa che speriamo di organizzare presto”, ha aggiunto il ricercatore.

Fonte   studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS Early Edition)

 

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