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Studio in doppio cieco mostra che il vaccino contro l’HIV non è efficace nella soppressione virale

Immagine:Credito National Cancer Institute.

Una grande squadra di ricercatori statunitensi e canadesi ha condotto uno studio randomizzato in doppio cieco sull’efficacia di un vaccino contro l’HIV e ha scoperto che è inefficace nel sopprimere il virus. Nell’ articolo pubblicato su Science Translational Medicine, il gruppo descrive lo studio, cosa ha scoperto e perché ritiene che il loro lavoro abbia fornito alla comunità di ricerca medica una preziosa lezione sull’importanza degli studi controllati con placebo. Lo studio è stato condotto da Michael Nelson e Walter Reed.

Sono state fatte molte ricerche per curare le persone infette dall’HIV, ma questo obiettivo non è ancora stato raggiunto. Nel frattempo, i farmaci antiretrovirali (ART) consentono ai pazienti di vivere un’esistenza quasi normale. Ma l’obiettivo di sviluppare un vaccino rimane. Un approccio è stato quello di fornire un attacco al virus in due stadi, iniettando prima i pazienti con un antigene dell’HIV e un plasmide di DNA che codifica per le proteine ​​umane dell’interleuchina e seguendo poi con un booster contenente un vettore virale. L’idea alla base di questo approccio è di spingere il sistema immunitario a imparare come combattere il virus in modo che i farmaci ART non siano più necessari.  In questo nuovo sforzo, il team di ricerca ha condotto uno studio progettato per testare l’efficacia del vaccino.

( Vedi anche:Uno studio suggerisce un modo nuovo per fermare l’HIV).

Lo studio consisteva nell’assistere 30 pazienti in fase iniziale (uno ha abbandonato) di infezioni da HIV che erano già stati trattati con ARTs e assegnarli a uno di due gruppi – 14 pazienti hanno ricevuto il vaccino, mentre 15 hanno ricevuto un placebo-. Le iniezioni hanno avuto luogo a 0, 4, 12, 24, 36 e 48 settimane. La somministrazione di farmaci ART è stata interrotta per tutti i volontari a partire dalla settimana 56 e fino alla settimana 72. Tutti i volontari sono stati testati regolarmente durante lo studio, per la carica virale, una misura di come il corpo, insieme ai farmaci ART e / o al vaccino, stava lavorando per sopprimere il virus.

I ricercatori riferiscono di non aver riscontrato un aumento misurabile dell’efficacia, in nessuno dei volontari a cui è stato somministrato il vaccino. Riferiscono inoltre di essere stati sorpresi nel constatare che quattro dei volontari che avevano ricevuto il placebo avevano una carica virale inferiore al normale per un breve periodo. Questa scoperta è stata particolarmente importante perché ha dimostrato che se lo studio non fosse stato condotto con placebo, i risultati avrebbero dimostrato che il vaccino aveva funzionato in misura limitata. ” E questa”, osserva Nelson, “è la vera lezione appresa da questo studio, ossia l’importanza degli studi controllati con placebo”.

Fonte: Science

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