HomeSaluteObesità: quando esercizio fisico e dieta non bastano

Obesità: quando esercizio fisico e dieta non bastano

Obesità-Immagine Credit Public Domain-

Un recente articolo sui complessi meccanismi della patogenesi dell’obesità evidenzia il ruolo della leptina e delle cellule adipose e pone domande chiave senza risposta. L’articolo sottolinea che comprendere l’obesità non riguarda solo l’esercizio fisico e la dieta, ma include interazioni genetiche, ambientali e fisiologiche.

Un team internazionale di ricercatori ha recentemente pubblicato sulla rivista Science un articolo prospettico sui potenziali meccanismi della patogenesi dell’obesità.

Lo studio si basava su una Conferenza Accademica tenuta dalla Royal Society, con esperti e studiosi nel campo della ricerca sull’obesità che discutevano della potenziale patogenesi dell’obesità.

L’articolo è il risultato di uno sforzo collaborativo del Prof. John Speakman dello Shenzhen Institute of Advanced Technology (SIAT) dell’Accademia cinese delle Scienze, del Prof. Kevin Hall del National Institutes of Health degli Stati Uniti, del Prof. Thorkild Sorensen dell’Università di Copenhagen e il Prof. David Allison dell’Università dell’Indiana (USA).

La sfida globale dell’obesità

I Governi di tutto il mondo hanno lottato per frenare l’aumento dei tassi di obesità, senza alcun segno di miglioramento. Nonostante le strategie che si sono spesso concentrate sulla promozione dell’attività fisica e sul divieto della pubblicità del cibo spazzatura, la questione si rivela più complessa di quanto si pensasse inizialmente.

Idee sbagliate sull’obesità hanno ostacolato il progresso. È evidente che affrontare l’obesità non è così semplice come incoraggiare l’esercizio fisico e ridurre l’apporto energetico. Sono tutti fattori genetici coinvolti che interagiscono con aspetti dell’ambiente e della fisiologia.

Risultati recenti nella ricerca sull’obesità

I recenti progressi nella ricerca sull’obesità sono stati significativi. La leptina, un ormone prodotto dalle cellule adipose, svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del consumo di cibo attivando segnali cerebrali. La visione tradizionale del tessuto adiposo come unità di stoccaggio passivo si è spostata verso il riconoscimento del suo ruolo attivo nella produzione di ormoni che hanno un impatto sull’intero corpo. Tuttavia, nonostante questi passi avanti, il mercato globale continua a lottare contro l’espansione del girovita.

Domande chiave nella ricerca sull’obesità

In questo articolo, i quattro esperti hanno distillato le principali domande senza risposta come segue:

  • Come vengono regolati il ​​peso corporeo e l’adiposità e quali fattori influenzano questa regolazione? Gli intricati meccanismi alla base dei potenti segnali normativi e la loro vulnerabilità rimangono poco chiari.
  • Come vengono percepite con precisione le richieste nutrizionali ed energetiche del corpo, come vengono integrati questi segnali nel cervello per modulare l’equilibrio energetico, l’appetito e il comportamento?
  • Quali meccanismi guidano l’impatto dell’ambiente alimentare sulla regolazione del peso corporeo? Ciò comprende fattori ambientali più ampi come le influenze sociali e l’ambiente costruito.
  • In che modo la genetica e i fattori ambientali interagiscono per creare variabilità individuale nella suscettibilità all’obesità?
  • L’obesità è un singolo problema o comprende una serie di altri problemi che dovrebbero informare le strategie di prevenzione e trattamento?

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“È evidente che ci sono risposte fondamentali che dovremmo possedere”, ha affermato il Prof. Speakman, autore principale dell’articolo. “L’obesità è una sfida per la salute. Riconoscendo i nostri progressi, dobbiamo valutare la nostra posizione attuale e tracciare un percorso per i lavori futuri. Affrontare queste domande vitali senza risposta potrebbe servire da tabella di marcia per definire le priorità degli sforzi di ricerca”.

Fonte: Science

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