Gli scienziati scoprono come l’HIV raggiunge il cervello

Anche se è noto che l’HIV penetra nel cervello già durante le prime fasi dell’infezione, causando infiammazione, disturbi della memoria e disturbi cognitivi, come ciò si verifica è in parte ancora sconosciuto.

Un nuovo rapporto di ricerca che appare sulla rivista Journal of Biology Leukocyte, risolve questo mistero dimostrando che il virus HIV utilizza le proteine espresse da un tipo di cellule immunitarie, chiamate “monociti maturi”, per raggiungere le cellule cerebrali.

Queste proteine sono un probabile obiettivo per impedire all’ HIV di raggiungere le cellule cerebrali.

” La nostra ricerca aumenta la consapevolezza della necessità di terapie aggiuntive che hanno come obiettivo i monociti, per impedire all’HIV di raggiungere il cervello ed evitare il disordine neurocognitivo HIV associato”, ha detto Dionna W.Williams, del Dipartimento di  Patologia presso l’Albert Einstein College of Medicina a New York.

Per la sperimentazione, i ricercatori hanno utilizzato campioni di sangue da persone infette da HIV e da persone sane. Essi hanno scoperto che i monociti maturi avevano una maggiore capacità di entrare nel cervello a causa delle proteine uniche che esprimono e che potrebbero essere utilizzate dall’HIV per infettare il cervello.

” I monociti sono parte normale della difesa del sistema immunitario contro i virus, ma queste cellule sono anche note per trasportare i virus dal sito di infezione iniziale ad altre parti del corpo”, ha spiegato John Wherry, redattore del Journal of Biology Leukocyte. ” Identificare come queste cellule facilitano l’ingresso dell’HIV nel cervello, potrebbbe offrire nuove opportunità di trattamento non solo per l’HIV, ma anche per altre malattie neurologiche”.

Fonte DW Williams, K. Anastos, S. Morgello, JW Berman. JAM-A and ALCAM are therapeutic targets to inhibit diapedesis across the BBB of CD14 CD16 monocytes in HIV-infected individuals . Journal of Leukocyte Biology , 2014; DOI: 10.1189/jlb.5A0714-347R