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COVID 19: “La curva dei nuovi casi in discesa in Italia, le misure stanno funzionando”

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio nazionale, i casi totali nel nostro Paese sono 124632, al momento sono 88274 le persone che risultano positive al virus.

Le persone guarite sono 20996.

I pazienti ricoverati con sintomi sono 29010, per la prima volta in diminuizione i pazienti ricoverati in terapia intensiva 3994 (74 unità in meno rispetto a ieri), mentre 88274 si trovano in isolamento domiciliare.

I deceduti sono 15362, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

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“La curva dei nuovi casi decresce progressivamente, le misure stanno funzionando, vanno mantenute. Se non si controlla bene la curva nella fase discendente, infatti, può tornare a crescere rapidamente”. Cosi il Presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro alla terza conferenza stampa per presentare l’analisi sull’andamento epidemiologico relativo al COVID-19 in Italia, realizzato dall’ISS.

Hanno partecipato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, e il direttore del Dipartimento malattie infettive dell’ISS, Giovanni Rezza..

Confermate le caratteristiche della popolazione colpita da coronavirus. I pazienti presentano una severità nel 20% dei casi e criticità nel 3%. Restano costanti età mediana dei casi positivi, 62 anni, prevalenza di sesso maschile e co-morbidità.

Si conferma che tra i deceduti le donne sono il 30% e mantengono un’ età più elevata, 82 anni, rispetto agli uomini (78) .

Senza misure in 6 mesi – ha sottolineato invece l’epidemiologo Giovanni Rezza – avremmo avuto immunità di gregge con un grande numero di morti. Se avessimo ceduto – ha proseguito Rezza – al Sud avremmo avuto tante Codogno”. L’epidemiologo ha parlato di “moderato ottimismo” per le regioni del Sud-Italia e spiegato che “se ci sarà una fase 2, questa dovrà essere graduale per minimizzare il rischio di una ripresa del numero dei casi”.

Il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, ha dichiarato che “Fortunatamente le regioni del Centro-Sud del Paese sono state risparmiate dall’ondata epidemica che ha colpito Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte. Indubbiamente è un successo della sanità italiana ma non dobbiamo abbassare la guardia, soprattutto nei giorni delle festività pasquali, è importante ribadire che dobbiamo stare a casa per riuscire a gestire l’epidemia e per proteggere i soggetti più fragili.” inoltre ha ricordato che “Sono otto gli studi sui farmaci anti-Covid-19 al momento approvati dall’Agenzia italiana per il farmaco. Occorreranno ancora pochi giorni per completare la validazione dei test sierologici per la riceca degli anticorpi contro il nuovo coronavirus, che vanno validati in modo metodologicamente rigoroso. Inoltre dal 6 aprile, è aperta la partecipazione al bando per la ricerca su Covid-19 che dà accesso a 7 milioni di finanziamento complessivo del Ministero”.

Vai al  Bando della ricerca su COVID-19

Fonte: Ministero della Salute

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