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Avena: l’impatto del consumo sul microbiota intestinale

Avena-Immagine Credit Public Domain-

In un recente studio pubblicato sul Nutrients Journal, i ricercatori hanno esaminato la relazione tra il microbioma intestinale e il consumo di avena. Hanno discusso i benefici per la salute dei metaboliti prodotti dal microbioma intestinale, principalmente acidi grassi a catena corta.

L’avena è una buona fonte di fibre solubili e insolubili. Grazie al loro contenuto di composti fenolici, lipidi e fibre, sono considerati alimenti funzionali e una buona fonte di prebiotici.

La fibra solubile β-glucano è stata ampiamente studiata come prebiotico e si ritiene che abbia effetti ipoglicemici e ipocolesterolemizzanti.

Inoltre, si ritiene che la fermentazione del β-glucano da parte del microbiota intestinale produca acetato, butirrato, propionato e acidi grassi a catena corta, oltre ad avere un impatto sulla composizione del microbioma intestinale.

Si ritiene che composti fenolici unici, come avenantramidi, avenacolisati e avenacine, presenti nell’avena, abbiano proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Così potrebbero proteggere dal cancro del colon, dalle malattie coronariche e dai problemi dermatologici.

L’avena è anche una fonte di proteine ​​come prolamine e globuline e, grazie alla sua mancanza di glutine, può essere consumata da persone affette da celiachia.

Il microbioma intestinale svolge un ruolo vitale nel metabolismo, nella digestione e nell’assorbimento dei nutrienti e nelle funzioni immunomodulatorie ed endocrine. Inoltre, il microbioma intestinale è anche coinvolto nel mantenimento dell’integrità dello strato di muco e nel miglioramento della permeabilità intestinale.

La disbiosi del microbioma intestinale è stata collegata a varie malattie come la psoriasi, la tubercolosi, il morbo di Parkinson e persino problemi di salute mentale e cognitivi.

La dieta ha un impatto significativo sulla diversità e sulla funzione del microbioma intestinale e recentemente gli alimenti contenenti fibre con proprietà prebiotiche che possono aiutare a modulare il microbiota intestinale sono stati di notevole interesse per la ricerca.

A proposito dello studio

Nel presente studio, i ricercatori hanno condotto una revisione integrativa di articoli originali comprendenti studi in vivoin vitro e clinici pubblicati tra il 2012 e il 2023 che hanno esaminato l’uso di prodotti e integratori di avena nella modulazione della funzione del microbioma intestinale.

Le pubblicazioni sono state vagliate per pertinenza e quelle non specifiche per l’avena che avevano esaminato una popolazione con una particolare malattia o altre revisioni sono state eliminate. La valutazione finale si è basata su 16 pubblicazioni costituite da studi in vitro, in vivo utilizzando modelli animali e sperimentazioni cliniche tra esseri umani.

Principali risultati

I risultati hanno suggerito che l’avena è un’ottima fonte di fibre e può aiutare a soddisfare i requisiti di assunzione di fibre adeguati per gli adulti di entrambi i sessi.

Inoltre, grazie alla composizione di proteine, carboidrati, acidi grassi insaturi, minerali, vitamine e fibre insolubili dell’avena, nonché alla presenza di β-glucano, l’avena ha proprietà ipocolesterolemizzanti e dovrebbe essere considerata un alimento funzionale.

Sebbene la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti (USA) non abbia una definizione normativa per il termine “alimento funzionale”, ha autorizzato l’uso della fibra solubile dell’avena per ridurre il rischio di malattia coronarica.

I principali composti bioattivi nell’avena sono costituiti da flavonoidi, vitamina E, fenoli, avenantramidi e fitosteroli. La vitamina E è nota per avere proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che si ritiene riducano il rischio di malattie cardiovascolari e cancro.

Si ritiene che anche i composti fenolici come gli acidi caffeico, fitico, cumarico e vanillico e oltre 25 avenantramidi presenti nell’avena abbiano potenti proprietà antiossidanti. Gli studi hanno anche studiato le proprietà antiaterogeniche, pro-apoptotiche, anti-proliferative e antinfiammatorie delle avenantramidi.

Le prove di vari studi indicano che il consumo di avena abbassa efficacemente i livelli di lipoproteine ​​a bassa densità e di colesterolo totale negli individui in sovrappeso o obesi, così come nei pazienti con diabete di tipo 2 .

Una meta-analisi nella revisione ha riportato che il consumo di β-glucano era collegato a una significativa riduzione del colesterolo totale. I ricercatori hanno discusso vari meccanismi attraverso i quali il β-glucano può abbassare i livelli di colesterolo.

Si pensa che il β-glucano aumenti la viscosità del contenuto dell’intestino, limitando il riassorbimento degli acidi biliari all’ileo terminale, con conseguente escrezione della bile attraverso le feci. L’abbassamento degli acidi biliari innesca la sintesi de-novo degli acidi biliari, che utilizza il colesterolo.

Si ritiene inoltre che il β-glucano moduli la composizione e la funzione del microbioma intestinale, con l’aumento di batteri come Lactobacillus , Bacteroides e Bifidobacterium con elevata attività di idrolasi dei sali biliari che giocano un ruolo importante nella deconiugazione degli acidi biliari e ne limitano il riassorbimento.

Dati emergenti suggeriscono anche che la fermentazione della fibra da parte del microbioma intestinale produce acidi grassi a catena corta, che inibiscono il rilascio di renina attivando i recettori nei vasi sanguigni e nei reni, abbassando la pressione sanguigna.

Inoltre, mentre sono necessari ulteriori studi sui benefici degli acidi grassi a catena corta, le prime prove indicano che il β-glucano dell’avena incoraggia la crescita del microbiota intestinale benefico e mostra proprietà prebiotiche attraverso la fermentazione e la produzione di acidi grassi a catena corta.

Conclusioni

Nel complesso, la revisione ha fornito una visione completa dell’attuale ricerca sugli effetti benefici del consumo di avena sulla funzione del microbioma intestinale e sulla sintesi degli acidi grassi a catena corta.

Leggi anche:Latte di avena per il colesterolo: come prepararlo

Anche se le prove di vari studi suggeriscono che le fibre solubili e insolubili, così come i composti fenolici presenti nell’avena, forniscono una vasta gamma di benefici per la salute, comprese le proprietà di abbassamento del colesterolo, antinfiammatorie e antiossidanti, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi dati.

Fonte:Nutrients

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