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Artrite reumatoide e rischio cardiovascolare

L‘artrite reumatoide raddoppia il rischio di malattie cardiache poichè l’infiammazione causata dalla condizione colpisce non solo le articolazioni, ma anche il sistema cardiovascolare, secondo la ricerca presentata all’ American College of Rheumatology’s annual meeting a San Francisco.

L’infiammazione è nota per causare danni ai vasi sanguigni ed è uno dei fattori di rischio per le malattie cardiache.

I pazienti con artrite reumatoide(RA) hanno livelli elevati di infiammazione generale che colpisce non solo le articolazioni ma anche altri organi e tessuti.

L’infiammazione collegata ad RA provoca il restringimento dei vasi sanguigni e la formazione di placca composta da colesterolo, calcio e altre sostanze, che può bloccare le arterie e ridurre il flusso di sangue.

Quando i pezzi di placca si staccano e entrano nel flusso sanguigno, possono ostruire i vasi più piccoli, causando un attacco di cuore o ictus.

L’infiammazione può verificarsi anche nelle pareti del cuore delle persone con artrite reumatoide, potenzialmente aggravando il rischio di insufficienza cardiaca. Segni di insufficienza cardiaca, che includono gonfiore delle gambe, mancanza di respiro e fatica, sono sintomi di artrite reumatoide e possono anche essere trascurati come segnali di allarme per patologie diverse.

L’artrite reumatoide può anche portare a infiammazione del pericardio, la sacca a due strati che circonda il cuore. Le sacche infiammate sfregano l’una contro l’altra, causando acuto e intenso dolore al petto.

Le persone con artrite reumatoide hanno, inoltre, un maggiore rischio di fibrillazione atriale, un disturbo del ritmo cardiaco associato allo scompenso cardiaco, ictus e morte.

il controllo dell’ infiammazione è quindi essenziale nei pazienti con RA, per proteggere il cuore e le articolazioni.

Problemi di cuore possono apparire entro un anno

Precedenti studi hanno dimostrato che le persone con artrite reumatoide hanno fino a due volte il rischio di problemi cardiaci, che possono verificarsi entro un anno dalla diagnosi.

Entro 1-4 anni dalla diagnosi, il rischio di attacco di cuore aumenta del 60% e del 50% per le altre forme di malattia coronarica come l’ angina.

RA e tutti i suoi fattori di rischio per le malattie cardiache devono chiaramente essere affrontati il più presto possibile, per evitare i danni.

Gli sforzi per ridurre il rischio stanno dando risultati

L’attuale studio dimostra che i recenti sforzi della ricerca stanno avendo un impatto positivo sul rischio di malattie cardiovascolari tra le persone con artrite reumatoide.

I ricercatori, guidati dal Dr. Elena Myasoedova, PhD reumatologo presso la Mayo Clinic di Rochester, MN, hanno osservato l’incidenza di morte per malattie cardiache entro 10 anni dalla diagnosi di artrite reumatoide, tra due gruppi di persone.

Allo studio hanno partecipato: un gruppo di 315 pazienti con diagnosi di AR tra il 2000-07; un gruppo di 498 pazienti con diagnosi di AR negli anni 1980 e 1990 e un gruppo di controllo costituito da 813 persone senza RA. Circa 2 su 3 pazienti partecipanti erano donne, con un’età media di 60 anni.

Il tasso di morte per malattie cardiache rilevato in pazienti diagnosticati negli anni 1980 e 1990 era pari al 7,9%, rispetto al 2,8% di quelli diagnosticati tra il 2000-07.

Le morti, in particolare a causa di malattia coronarica, sono diminuite negli ultimi anni.

Il Dr. Myasoedova dice:

“Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare perché i decessi per malattie di cuore tra i pazienti con artrite reumatoide sono diminuiti, ma potenziali fattori includono lo screening precoce e più vigile per problemi di cuore, un migliore trattamento per le malattie cardiache e l’artrite reumatoide e, in generale, una maggiore attenzione alla salute del cuore in pazienti affetti da artrite reumatoide. “

Fonte: http://www.medicalnewstoday.com/articles/302083.php?sr

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