HomeSaluteTumoriUna ricerca sul cancro al seno scopre la "fonte della giovinezza"

Una ricerca sul cancro al seno scopre la “fonte della giovinezza”

Durante una ricerca sul cancro al seno, gli scienziati hanno trovato nelle ghiandole mammarie di topi geneticamente modificati, la “fonte della giovinezza”. Un gruppo di ricercatori, guidati dal Prof. Rama Khokha della University of Southampton, ha scoperto che quando due fattori che controllano lo sviluppo dei tessuti vengono rimossi, si può evitare l’invecchiamento.

 

i risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Nature Cell Biology.

Pensate al tessuto come ad un edificio che è costantemente in ristrutturazione dove, le metalloproteinasi sono gli operai continuamente al lavoro per demolire e ricostruire il tessuto. In questo caso, gli architetti che cercano di dirigere le metalloproteinasi sono conosciuti come gli “inibitori tissutali delle metalloproteinasi” o TIMPs. Quando gli architetti e gli operai non comunicano bene, l’edificio può anche cadere. Nel caso del tessuto, il risultato di una comunicazione inesatta può essere il cancro.

Per capire come le metalloproteinasi e TIMPs comunicano, i ricercatori hanno allevato topi a cui erano stati rimossi uno o più dei quattro diversi tipi di TIMPs. il team di ricerca ha scoperto che quando TIMP1 e TIMP3 vengono rimossi, il tessuto del seno di topi anziani è rimasto giovane.

Nel corso del normale invecchiamento, il tessuto perde la sua capacità di svilupparsi e ripararsi rapidamente,contrariamente a quanto avviene quando si è giovani. Questo accade perchè le cellule staminali, che sono abbondanti in gioventù, diminuiscono con il passare del tempo. I ricercatori hanno scoperto che nei topi privati di TIMPs1 e TIMPs3 il pool di cellule staminali si espande e rimane funzionale per tutta la durata della vita di questi topi.

“Naturalmente, questo pool di cellule staminali raggiunge il picco di espansione quando i topi hanno circa sei mesi e poi comincia a diminuire. Di conseguenza il tessuto mammario inizia a degenerare e questo può anche aumentare il rischio di cancro al seno”, spiega Khokha. Abbiamo scoperto che nei topi modificati, i livelli di cellule staminali restano costantemente elevati, in ogni fase della vita. Inoltre, nonostante il numero elevato di cellule staminali, non vi era in questi topi alcun aumento del rischio di cancro”.

Concludendo, gli autori dicono: ” La rimozione di TIMP1 e TIMP3 potrebbe essere una nuova fonte di giovinezza e utile strumento di lotta all’invecchiamento”.

“E ‘generalmente accertato che la presenza di un gran numero di cellule staminali porta ad un aumentato rischio di cancro”, spiega Khokha. “Tuttavia, abbiamo trovato che questi topi non avevano una maggiore predisposizione al cancro”.

Il prossimo passo dei ricercatori è quello di capire perché tutto questo accade.Khokha sta anche lavorando con i suoi colleghi del Princess Margaret per indagare come l’ alterazione del tessuto e il suo  rimodellamento, potrebbe impedire lo sviluppo del cancro o portare a un nuovo trattamento terapeutico.

Khokha è professore nei dipartimenti di Biofisica Medica e Medicina e Patobiologia ed è anche uno scienziato senior presso il Cancer Centre Princess Margaret. Il suo lavoro è sostenuto dal Canadian Breast Cancer Foundation edal Canadian Cancer Society Research Institute.

Khokha è stata attirata in questa ricerca, dalla complessità del tessuto mammario.

“Il tessuto mammario è un tessuto fondamentale che viene costantemente riorganizzato. Si sviluppa durante la pubertà. Passa attraverso cicli di cambiamento nella donna adulta. Nuove strutture compaiono e regrediscono”, spiega. “E’ quindi una buona fonte per esplorare e comprendere la manutenzione dei tessuti e lo sviluppo delle cellule epiteliali, le cellule che sono alla base dei carcinomi, il tipo più frequente di cancro”.

Ha lavorato a stretto contatto con l’autore principale dello studio, il dottor Hartland Jackson, dottorato di ricerca sotto la sua supervisione e che ora sta completando una borsa di studio post-dottorato presso l’Istituto Molecular Life Sciences dell’Università di Zurigo.

“Hartland Jackson sta continuando la sua ricerca sul cancro al seno e sviluppando alcune tecniche davvero interessanti che, mi auguro, sarà lui a riportare”,  dice Khokha, orgogliosa del successo del suo ex studente.

Fonte:

  1. Hartland W. Jackson, Paul Waterhouse, Ankit Sinha, Thomas Kislinger, Hal K. Berman, Rama Khokha. Expansion of stem cells counteracts age-related mammary regression in compound Timp1/Timp3 null mice. Nature Cell Biology, 2015; 17 (3): 217 DOI: 10.1038/ncb3118

 

 

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