HomeSaluteVirus e parassitiUn team internazionale suggerisce: "Il vaccino contro la polio può combattere SARS-CoV-2"

Un team internazionale suggerisce: “Il vaccino contro la polio può combattere SARS-CoV-2”

Immagine: Public Domain.

In un articolo pubblicato sulla rivista Science, un piccolo team internazionale di ricercatori ha suggerito che il vaccino orale contro la polio sia testato per combattere le infezioni dal virus SARS-CoV-2.

Nel loro articolo, Konstantin Chumakov, Christine Benn, Peter Aaby, Shyamasundaran Kottili e Robert Gallo suggeriscono che è stato dimostrato che  il vaccino fornisce una protezione contro altre infezioni virali e sottolineano che è stato dimostrato che è sicuro già da molti anni.

I vaccini contro la poliomielite sono, naturalmente, vaccini che vengono utilizzati per prevenire le infezioni da poliomielite. Sono in uso dagli anni ’50. I vaccini contro la poliomielite sono disponibili in due varietà: inattivati ​​(somministrati per iniezione) e indeboliti (somministrati per via orale). Insieme, i due vaccini hanno quasi sradicato la poliomielite. È stato anche scoperto che conferiscono un certo grado di immunità contro altri tipi di infezione, sia batterica che virale. Nel loro articolo, i ricercatori sostengono che i test possono verificare se il vaccino orale (indebolito) potrebbe rivelarsi efficace nel prevenire le infezioni da COVID-19. Conferiscono un certo grado di immunità contro altre infezioni perché attivano una risposta immunitaria innata, nota come prima linea di risposta alla difesa.  Gli autori dell’articolo suggeriscono che l’attivazione della prima linea di difesa tramite il vaccino orale potrebbe essere tutto ciò di cui alcune persone hanno bisogno per allontanare le infezioni da COVID-19. Notano inoltre che recenti ricerche hanno dimostrato che il virus SARS-CoV-2 può sopprimere la risposta immunitaria innata nei pazienti con sintomi più gravi.

Vedi anche: Fino al 45% delle infezioni da SARS-CoV-2 può essere asintomatico

Gli autori suggeriscono di testare il vaccino orale rispetto al tipo iniettabile perché il vaccino iniettabile non attiva una risposta immunitaria innata e perché è già autorizzato per l’uso negli Stati Uniti, il paese che è stato finora colpito più duramente dalla pandemia. Riconoscono che esiste un piccolo rischio nell’uso del vaccino orale, poiché è stato scoperto che genera poliovirus circolanti derivati ​​dal vaccino, un tipo di poliomielite derivata dal vaccino in un numero molto piccolo di persone, principalmente bambini con immunità compromessa. Ma suggeriscono che se si dimostrasse che questo vaccino scongiura le infezioni da coronavirus SARS-CoV-2, il beneficio che potrebbe derivare dal suo uso potrebbe supererebbe di gran lunga questo effetto collaterale.

Fonte: Science

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