HomeSaluteFegatoPillola bruciagrassi potrà trattare la malattia del fegato grasso, obesità e diabete

Pillola bruciagrassi potrà trattare la malattia del fegato grasso, obesità e diabete

Un nuovo composto bruciagrassi, il cui nome è Gly-MCA, sviluppato dai ricercatori del National Cancer Institute di Bethesda, guidati dal Prof. FranK Gonazalez, rappresenta una scoperta rivoluzionaria: la pillola bruciagrassi potrà trattare la malattia del fegato grasso, obesità e diabete.

Il composto infatti, è riuscito a far dimagrire topi obesi agendo in modo specifico solo sulle cellule intestinali.

I ricercatori, che hanno segnalato i loro risultati il 15 dicembre 2015 in Nature Communications, hanno dimostrato che Gly-MCA è in grado di inibire il recettore FXR – un fattore di trascrizione che regola l’espressione di alcuni geni nei tessuti, come quelli dell’intestino e fegato.

 Il composto funziona in modo ‘intelligente’ perchè controlla e limita in maniera selettiva, l’azione di uno dei fattori che regolano il metabolismo, il recettore Fxr degli acidi biliari. Gli acidi biliari si legano al recettore Fxr che si trova nelle cellule intestinali, svolgendo funzioni importanti per il metabolismo.

” FXR gioca un ruolo chiave nel mantenimento del metabolismo, rilevando e regolando gli acidi biliari, grassi e glucosio nel corpo”, ha spiegato Gonzalez che ha aggiunto: ” Il ruolo del recettore, nella produzione e metabolismo dei grassi, può aiutare a spiegare parte dell’ effetto anti-obesità del trattamento che sarà comunque, oggetto di ulteriore ricerca futura”.

Solo una piccola quantità di composto, somministrato ai topi obesi, ha prodotto negli animali  benefici metabolici considerevoli.

Per un essere umano, l’equivalente sarebbe una singola dose di composto in forma di pillola, una volta al giorno. Il trattamento inoltre, è risultato efficace sia per la  malattia del fegato grasso che per l’obesità.

Finora lo sviluppo di farmaci anti-obesità capaci di agire sul recettore Fxr si era rivelato difficile perché potevano prodursi conseguenze, positive o negative per il metabolismo, a seconda del tessuto in cui si trovava il recettore Fxr.

I batteri come il Lactobacillus, tipicamente abbattono gli acidi biliari che inibiscono FXR. I ricercatori hanno scoperto che Gly-MCA era resistente all’attività enzimatica del Lactobacillus e, in questo caso, hanno creato un farmaco basato sugli acidi biliari, ma in grado di resistere all’azione di decomposizione dei batteri dell’intestino e assorbito in piccolissime quantità nel sangue. Il farmaco inibisce il recettore Fxr solo nelle cellule intestinali, e non nel fegato, dove le concentrazioni sono troppo basse per avere effetto.

L’uso di acidi biliari come medicina, è raro nelle culture occidentali, ma essi sono stati utilizzati in una varietà di trattamenti medici in culture asiatiche e in antiche pratiche mediche

Secondo i ricercatori, la pillola potrà trattare anche la malattia del fegato grasso negli esseri umani, tuttavia resta ancora molto lavoro da fare per capire meglio il suo meccanismo d’azione. Il composto dovrà essere testato in diverse specie prima di passare alla sperimentazione umana per essere approvato.

Fonte:

  1. Changtao Jiang, Cen Xie, Ying Lv, Jing Li, Kristopher W. Krausz, Jingmin Shi, Chad N. Brocker, Dhimant Desai, Shantu G. Amin, William H. Bisson, Yulan Liu, Oksana Gavrilova, Andrew D. Patterson, Frank J. Gonzalez.Intestine-selective farnesoid X receptor inhibition improves obesity-related metabolic dysfunction. Nature Communications, 2015; 6: 10166 DOI: 10.1038/ncomms10166

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