HomeAlimentazione & BenesserePerchè il caffè può scongiurare il rischio di diabete di tipo 2

Perchè il caffè può scongiurare il rischio di diabete di tipo 2

Una recente ricerca pubblicata dall’ American Chemical Society nel Journal of Natural Products, offre un’analisi sui potenziali benefici di alcuni dei composti naturali del caffè, nella gestione del diabete di tipo 2.

Il diabete di tipo 2

I soggetti con diabete di tipo 2 hanno una resistenza all’insulina. L’insulina normalmente aiuta a controllare la quantità di glucosio nel sangue.

Il diabete induce il corpo a smettere di reagire all’insulina come dovrebbe. Nelle prime fasi della malattia, una maggiore quantità di insulina è prodotta nel tentativo di convincere il corpo ad assumere più glucosio.

Col progredire della malattia, le cellule che producono insulina nel pancreas, lentamente muoiono a causa della loro eccessiva attività.

Le implicazioni  del diabete sulla salute, possono essere disastrose: danni ai grandi vasi sanguigni nel cuore, cervello e gambe. Inoltre, danni ai vasi sanguigni più piccoli possono causare problemi ai reni, occhi, piedi e nervi.

Composti chimici nel caffè

Ci sono più di 1.000 composti chimici distinti nel caffè, tra cui acido chinico, acido 3,5-dicaffeoylquinic, acetilmetilcarbinolo, dimetil disolfuro, putrescina, niacina, trigonellina, teofillina e il nostro vecchio amico e nemico, caffeina.

Ognuno degli ingredienti del caffè ha il potenziale di influenzare la biologia umana.

Caffè e diabete

La ricerca sulle capacità del caffè di prevenire o rallentare l’insorgenza di diabete di tipo 2, ha raccolto una buona dose di attenzione. Una recente revisione della letteratura ha concluso che bere abitualmente caffè, sembra ridurre il rischio di diabete di tipo 2.

Una recente ricerca è stata condotta da Søren Gregersen e colleghi, presso il Dipartimento di Endocrinologia e Medicina Interna dell’Aarhus University Hospital in Danimarca.

Gregersen e il suo team hanno esaminato l’effetto di una serie di componenti del caffè sulle cellule di ratto, in vitro. La maggior parte dei composti non hanno effetti significativi, ma cafestolo e acido caffeico hanno dimostrato alcuni risultati interessanti.

Cafestolo e acido caffeico

Il cafestolo costituisce circa lo 0,5% del peso secco dei chicchi di caffè. Ha dimostrato di avere effetti anti-cancerogeni nei ratti e ruoli neuroprotettivi nel modello mosca della frutta di malattia di Parkinson.

L’acido caffeico svolge un ruolo importante nella costruzione della lignina ed è quindi presente in tutte le piante. Esso si trova in piccole quantità anche nel caffè, circa 0.03 mg per 100 gr. Alcuni studi hanno dimostrato che ha effetti anti-cancro e anti-infiammatori.

Il presente studio ha trovato che cafestolo e acido caffeico aumentano la produzione di insulina in presenza di glucosio. Cafestolo ha dimostrato anche di aumentare l’assorbimento del glucosio nelle cellule muscolari a un ritmo simile a quello dei farmaci per il diabete.

Secondo Gregersen:

“Questa doppia azione di recente dimostrata, suggerisce che il cafestolo può contribuire agli effetti preventivi sul diabete di tipo 2 “.

Tuttavia, poichè a causa della preparazione viene eliminata la maggior parte del contenuto di cafestolo dal caffè che beviamo, è improbabile che esso sia l’unico additivo utile per la prevenzione del diabete di tipo 2, presente nel caffè.

Fonte: http://www.medicalnewstoday.com/articles/303548.php

Newsletter

Tutti i contenuti di medimagazine ogni giorno sulla tua mail

Articoli correlati

In primo piano