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Nuove prospettive di trattamento per l’ Helicobacter pylori, un batterio associato a gastriti e ulcere duodenali

I ricercatori hanno scoperto un nuovo approccio per prevenire o curare un batterio dello stomaco, l’ Helicobacter pylori, associato ad un aumentato rischio di cancro allo stomaco, così come a gastrite e ulcere duodenali.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Microbiology.

( Vedi anche:Helicobacter pylori: una nanoparticella che contiene acido linoleico uccide i batteri).

Un team di ricercatori dell’ l’Università Tecnica di Monaco (TUM),dell’ Technical University of Munich (TUM), the University of Duisburg-Essen at Essen University Medical Centre and the University of Bristol, ha scoperto un approccio completamente nuovo per curare le  infezioni correlate al batterio Helicobacter pylori, un batterio che vive nel rivestimento dello stomaco. Le infezioni si verificano  comunemente durante l’infanzia, quando il batterio colonizza lo stomaco umano e vi rimane per tutta la vita. L’infezione viene trattata con diversi antibiotici, tuttavia essi non solo distruggono il batterio, ma anche i germi ‘buoni’ della flora intestinale. Attualmente, si sta sviluppando sempre più la resistenza del batterio ai diversi trattamenti antibiotici e questa nuova scoperta potrebbe rivelarsi fondamentale per il trattamento di malattie da esso causate.

“Si tratta di una scoperta interessante. Ogni interazione individuata tra un batterio patogeno e il nostro corpo, ci presenta un nuovo obiettivo per prevenire la malattia che il patogeno causa”, ha detto il co-autore dello studioDr Darryl Hill della University of Bristol’s School of Cellular and Molecular Medicine.

Il team di ricerca ha scoperto che l’ H. pylori si lega alle cellule epiteliali della mucosa gastrica. I ricercatori sono stati in grado di rilevare una variante specifica ed eccezionalmente forte di questa adesione, in cui la molecola di superficie batterica, HopQ, si lega alle molecole di adesione CAM, proteine collocate sulla superficie cellulare, all’interno dello stomaco.

In contrasto con i partner di legame precedentemente noti del batterio, questo legame è indipendente dalle strutture dello zucchero. Gli autori hanno trovato che questo assicura la sua stabilità nell’ambiente acido dello stomaco.

CEACAMs sono molecole di adesione delle cellule antigene-correlate e appartengono a un gruppo di glicoproteine immunoglobuline. Esse sono coinvolte nel riconoscimento cellula-cellula e modulano processi cellulari che vanno dalla formazione dell’ architettura dei tessuti e la neovascolarizzazione, alla proliferazione delle cellule T.  CEACAMs sono state anche identificate come recettori specifici per virus e batteri nei topi e nell’uomo. Queste molecole non sono prodotte nel tessuto sano dello stomaco, ma soprattutto quando vi è una infiammazione della mucosa gastrica (gastrite) causata dalla infezione da H. pylori.

Gli scienziati stanno attualmente ricercando vari approcci al fine di sostituire le attuali tipologie di trattamento per l’infezione da H. pylori, che hanno molti effetti collaterali. L’adesione del batterio alle cellule dello stomaco potrebbe essere evitata con una versione solubile di HopQ o parti della proteina e gli effetti dannosi del batterio potrebbero potenzialmente essere soppressi, secondo questo ultimo studio.

Come ulteriore opzione terapeutica, i ricercatori stanno perseguendo l’approccio di utilizzare anticorpi specificamente sviluppati contro CEACAMs al fine di combattere le malattie associate al batterio. Una opzione di trattamento aggiuntivo da considerare è l‘immunizzazione contro la proteina HopQ e, quindi, la vaccinazione contro l’infezione causata dal batterio.

Ulteriori ricerche saranno effettuate nel corso dei prossimi tre anni.

Fonte: Nature Microbiology

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