HomeMedicina AlternativaLeucemia: potenziale nuovo farmaco dalla magnolia

Leucemia: potenziale nuovo farmaco dalla magnolia

(Leucemia-Immagine Credit Public Domain).

Uno scienziato del cancro, un chimico e un ingegnere biomedico dell’Università di Rochester e del suo Wilmot Cancer Institute hanno scoperto un potenziale nuovo farmaco e un nuovo modo per somministrarlo direttamente alle cellule della leucemia mieloide acuta.

Il farmaco sperimentale è derivato da piante della famiglia delle magnolie. Conosciuto come micheliolide, il composto è studiato da anni per la sua attività antitumorale. Ma il trio di Rochester ha inventato una nuova versione sintetica dell’agente e l’ha riconfezionata utilizzando nanoparticelle progettate per inviare rapidamente il farmaco al midollo osseo dove si nasconde e fiorisce la leucemia.

Vedi anche:Sconfiggere la leucemia privando le cellule di energia

L’articolo, pubblicato sulla rivista Advanced Therapeutics, descrive i progressi per colpire e distruggere le cellule staminali alla radice della leucemia acuta.

Il team comprende Rudi Fasan, Ph.D., Andrew S. Kende Professor of Chemistry presso l’UR; Danielle Benoit, Ph.D., Professore di ingegneria biomedica e Ben Frisch, Ph.D., assistente Professore di Patologia e Medicina di Laboratorio e Ingegneria Biomedica. Il trio ha lanciato il suo progetto nel 2017, aiutato dal finanziamento iniziale dell’Università di Rochester.

Descrizione non disponibile

Immagine Credito Therapeutics Advanced

Frisch, il cui laboratorio è a Wilmot, ha testato la potenza del farmaco sperimentale e quanto bene le nanoparticelle navigano nel midollo osseo nei topi. “Sono necessarie ulteriori ricerche prima che il sistema possa essere valutato negli studi clinici sull’uomo”, hanno affermato i ricercatori.

La nanotecnologia, un campo in crescita, fornisce un modo alternativo per portare le terapie mediche nel corpo ai bersagli cellulari previsti. Ad esempio, le nanoparticelle sono utilizzate nei vaccini mRNA contro il COVID-19 e si ritiene che siano promettenti in molte aree della medicina.

Fonte:Medicalxpress

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