HomeSaluteCervello e sistema nervosoL'emicrania può modificare la struttura del cervello

L’emicrania può modificare la struttura del cervello

L’emicrania può avere effetti duraturi sulla struttura del cervello, secondo uno studio pubblicato il 28 agosto 2013 dalla rivista on line Neurology, la rivista medica dell’American Academy of Neurology.

“Tradizionalmente, l’emicrania è stata considerata una patologia benigna, senza conseguenze a lungo termine per il cervello”, ha spiegato l’autore dello studio Messoud Ashina,dell’ l’Università di Copenaghen. “La nostra revisione e meta-analisi degli studi suggerisce che il disturbo può alterare in modo permanente la struttura del cervello in vari modi.”

Lo studio ha trovato che l’emicrania ha sollevato il rischio di lesioni cerebrali, anomalie della sostanza bianca e alterato il volume cerebrale rispetto alle persone senza il disturbo. L’associazione era ancora più forte nei soggetti con emicrania con aura.

Per la meta-analisi, i ricercatori hanno esaminato sei studi basati sulla popolazione e 13 studi di clinica-based per verificare se le persone che hanno sperimentato l’emicrania o l’emicrania con aura, hanno avuto un aumento del rischio di lesioni cerebrali, anomalie silenziose o cambiamenti del volume del cervello attraverso MRI scansioni, rispetto alle persone senza le condizioni.

I risultati hanno dimostrato che l’emicrania con aura aumenta il rischio di lesioni cerebrali del 68 per cento e l’emicrania senza aura aumentato il rischio del 34 per cento, rispetto alle persone i senza emicrania. Inoltre, variazioni di volume del cervello erano più comuni nelle persone con emicrania o emicrania con aura, rispetto a quelle senza emicrania.

“L’emicrania colpisce circa il 10/15 per cento della popolazione generale e può causare un onere personale, professionale e sociale notevole”, ha detto Ashina. “Ci auguriamo di chiarire attraverso ulteriori studi, l’associazione dei cambiamenti della struttura del cervello per poter attaccare la frequenza e la durata della malattia. Vogliamo anche scoprire come queste lesioni possono influenzare la funzione del cervello.”

 

Fonte  Neurology, 2013 DOI: 10.1212/WNL.0b013e3182a6cb32

Newsletter

Tutti i contenuti di medimagazine ogni giorno sulla tua mail

Articoli correlati

In primo piano