La variante della “super influenza” sta circolando e desta preoccupazione

Influenza-immagine credit public domain.

Una nuova versione dell’influenza comune si sta diffondendo a livello globale e le autorità sanitarie stanno monitorando questo ceppo in evoluzione dell’influenza A(H3N3) sottoclade K, che è stato rilevato sempre più spesso in tutto il mondo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, negli ultimi mesi l’attività influenzale stagionale è aumentata a livello globale; la maggior parte dei casi rilevati è stata causata dal virus dell’influenza A.

Le autorità sanitarie stanno monitorando attentamente un sottogruppo in crescita di virus influenzali A(H3N2) noto come J.2.4.1, noto anche come sottoclade K.

L’OMS afferma che le rilevazioni di questo sottoclade sono aumentate rapidamente da agosto 2025, sulla base dei dati sulla sequenza genetica condivisi tramite il database globale GISAID.

Secondo l’OMS, gli attuali dati epidemiologici non indicano un aumento della gravità della malattia associata al sottoclade K, sebbene la sua diffusione rifletta la continua evoluzione dei virus influenzali stagionali.

Che cos’è il sottoclade K?

Secondo l’OMS, il sottoclade K è un è un sottogruppo geneticamente distinto dei virus dell’influenza A(H3N2). Questi virus derivano geneticamente da virus J.2.4 correlati e presentano diverse modifiche aminoacidiche nella proteina emoagglutinina, che svolge un ruolo chiave nell’adesione del virus alle cellule umane. I virus influenzali subiscono comunemente tali cambiamenti nel tempo. La sorveglianza globale monitora questi cambiamenti per valutare i potenziali impatti sulla trasmissione, la gravità e l’efficacia del vaccino.

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Dove circola il sottoclade K?

L’OMS segnala che i virus del sottoclade K sono stati rilevati per la prima volta a livelli elevati a partire da agosto 2025, in particolare in Australia e Nuova Zelanda. Da allora, i virus sono stati identificati in più di 34 paesi negli ultimi sei mesi, compresi gli Stati Uniti.

Secondo l’OMS, i casi rilevati sono in aumento in molte regioni del mondo, tranne per ora in Sud America.

Cosa sta succedendo in America?

I dati dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti mostrano che l’attività influenzale nel Nord America rimane relativamente bassa, ma è in aumento, trainata principalmente dal rilevamento dei virus dell’influenza A.

Secondo il CDC, durante la stagione influenzale del 2025 nell’emisfero australe delle Americhe, la trasmissione ha superato la soglia stagionale a metà marzo ed è rimasta per lo più a livelli bassi o moderati.

Il CDC segnala una predominanza dell’influenza A(H3N2) sia negli Stati Uniti che in Canada, con un numero crescente di rilevamenti del sottoclade A(H3N2) K.

I sintomi sono diversi?

L’OMS afferma che non vi sono prove che le infezioni causate dal sottoclade K producano sintomi diversi o più gravi di quelli causati da altri virus influenzali stagionali di tipo A(H3N2).

I sintomi dell’influenza stagionale includono tipicamente febbre, tosse, mal di gola, naso che cola o chiuso, dolori muscolari, mal di testa e affaticamento. La gravità può variare in base all’età, alle condizioni di salute preesistenti e allo stato immunitario.

I vaccini proteggono ancora?

Le prime stime citate dall’OMS suggeriscono che i vaccini contro l’influenza stagionale continuano a proteggere da malattie gravi e ricoveri ospedalieri sia nei bambini che negli adulti.

Sebbene l’efficacia contro le infezioni sintomatiche possa variare da stagione a stagione, i funzionari sanitari affermano che la vaccinazione rimane una delle misure di sanità pubblica più efficaci, in particolare per le persone a più alto rischio di complicazionni influenzali e per chi si prende cura di loro.

“Anche quando i virus circolanti differiscono geneticamente dai ceppi vaccinali, i vaccini possono comunque ridurre il rischio di esiti gravi”, afferma l’OMS.

Cosa succederà adesso?

L’OMS afferma di continuare a monitorare l’attività influenzale globale e l’evoluzione virale, supportando al contempo i paesi negli sforzi di sorveglianza e aggiornando le linee guida man mano che emergono nuovi dati.

I funzionari sanitari sottolineano che ogni stagione sono previsti cambiamenti nei virus influenzali in circolazione, che vengono valutati regolarmente attraverso sistemi di monitoraggio internazionali.

Fonte: Medicalxpress

 

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