HomeSaluteTumoriIl cancro può insorgere senza mutazioni genetiche

Il cancro può insorgere senza mutazioni genetiche

I ricercatori hanno scoperto che il cancro può avere origine esclusivamente da cambiamenti epigenetici, non solo da mutazioni genetiche. Questa rivelazione, dimostrata attraverso esperimenti con la Drosophila, mostra che la disregolazione epigenetica indotta può causare uno stato tumorale permanente, sfidando la visione tradizionale del cancro come principalmente una malattia genetica. Credito: SciTechDaily.com

Un nuovo studio rivela che il cancro può svilupparsi esclusivamente da cambiamenti epigenetici, sfidando la convinzione convenzionale secondo cui le mutazioni genetiche sono necessarie per la malattia.

Un gruppo di ricerca composto da scienziati del CNRS ha scoperto che il cancro, una delle principali cause di morte nel mondo, può essere causato interamente da cambiamenti epigenetici, in altre parole, cambiamenti che contribuiscono alla regolazione dell’espressione genetica e spiegano in parte perché, nonostante un genoma identico, un individuo sviluppa cellule molto diverse (neuroni, cellule della pelle, ecc.). Sebbene gli studi abbiano già descritto l’influenza di questi processi nello sviluppo del cancro, questa è la prima volta che gli scienziati hanno dimostrato che le mutazioni genetiche non sono essenziali per l’insorgenza della malattia.

Questa scoperta ci costringe a riconsiderare la teoria che da più di 30 anni presuppone che i tumori siano prevalentemente malattie genetiche causate necessariamente da mutazioni del DNA che si accumulano a livello del genoma. 

Tumore ottenuto riducendo i livelli di espressione di una proteina Polycomb

Esempio di tumore ottenuto riducendo i livelli di espressione di una proteina Polycomb. A sinistra c’è un esempio di tessuto precursore durante il normale sviluppo. A destra, un tumore è stato originato riducendo il livello di una proteina Polycomb. Il DNA è colorato di blu. In verde, una proteina situata all’estremità delle cellule è etichettata per visualizzare come le cellule si organizzano nel tessuto. Nel tumore si perde la normale organizzazione. Scala: 100 micrometri. Credito: © Giacomo Cavalli.

Per dimostrarlo, il gruppo di ricerca si è concentrato sui fattori epigenetici che possono alterare l’attività genetica. Causando una disregolazione epigenetica nella Drosophila e quindi ripristinando le cellule al loro stato normale, gli scienziati hanno scoperto che parte del genoma rimane disfunzionale. Questo fenomeno induce uno stato tumorale che si mantiene autonomamente e continua a progredire, mantenendo in memoria lo stato canceroso di queste cellule anche se il segnale che lo ha causato è stato ripristinato.

Queste conclusioni, pubblicate oggi 24 aprile 2024 sulla rivista Nature, aprono nuove strade terapeutiche in oncologia.

Leggi anche:Cancro: mutazioni nel DNA non codificante diventano funzionali in alcuni geni responsabili

Appunti

  1. L’epigenetica è lo studio dei meccanismi che permettono l’ereditarietà di diversi profili di espressione genica in presenza della stessa sequenza di DNA.
  2. Il genoma è definito come l’insieme del materiale genetico – e quindi dell’intera sequenza del DNA – contenuto in una cellula o organismo.
  3. Gli scienziati si sono concentrati su fattori epigenetici chiamati proteine ​​Polycomb, che regolano l’espressione di geni chiave e sono disregolati in molti tumori umani. Quando queste proteine ​​vengono rimosse sperimentalmente, l’attività dei geni presi di mira viene interrotta: alcuni possono attivare la propria trascrizione e automantenersi. Quando le proteine ​​Polycomb vengono reintegrate nella cellula, un sottoinsieme di geni diventa resistente alle proteine ​​e rimane disregolato durante la divisione cellulare, consentendo al cancro di continuare la sua progressione.

Fonte:Scitechdaily

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