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Giornata Nazionale del Parkinson 28 novembre 2020

Immagine:Parkinson Giornata Nazionale 28 novembre 2020.

Oggi 28 novembre 2020 è la giornata Nazionale del Parkinson, una malattia neurodegenerativa progressiva, con coinvolgimento del controllo del movimento, che comporta l’ insorgere di una disabilità progressiva e complessa.

Questa giornata rappresenta un’occasione per parlare di ricerca, diagnosi e prevenzione.

In Italia si registrano circa 300.000 malati, numero destinato a raddoppiare nei prossimi 15 anni al ritmo di circa 6.000 nuovi casi l’anno, di cui la metà ancora in età lavorativa. La prevalenza del Parkinson è di circa lo 0,3% nella popolazione generale e di circa l’ 1% nei soggetti di età superiore ai 60 anni: nel 10-15% dei casi ha un esordio precoce, prima dei 50 anni, più raramente prima dei 40 anni.

Tante le iniziative messe in campo in occasione della Giornata Nazionale Parkinson, promossa dalla Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus e dall’Accademia LIMPE-DISMOV, che hanno l’obiettivo di sensibilizzare ed educare la popolazione.

“Quando parliamo di Parkinson non pensiamo più al solo tremore, ma sappiamo che dobbiamo pensare a un’intera vita che cambia e a un contesto familiare e sociale, basti pensare che in un caso su cinque i sintomi iniziali compaiono prima dei 50 anni”, dice  Pietro Cortelli, Presidente dell’Accademia LIMPE-DISMOV, Università di Bologna – DIBINEM Ospedale Bellaria. “Intendiamo premiare le idee e i progetti del mondo dell’associazionismo e del No Profit che si impegna ogni giorno per migliorare la qualità di vita delle persone con Parkinson e di chi se ne prende cura. Sosterremo le migliori iniziative a supporto dei processi sociali e culturali che aiutano a rimanere membri attivi della società e favoriscono lo sviluppo delle capacità di socializzazione”.

Vedi anche:Il Parkinson può iniziare nell’intestino e diffondersi nel cervello attraverso il nervo vago

Diagnosticare al piu presto la malattia è fondamentale.

Porre attenzione alla persona malata attraverso una presa in carico multiprofessionale e multidisciplinare in tutte le varie fasi di malattia risulta fondamentale. E’ importante disporre di una rete di sostegno per i caregivers dei malati di Parkinson per evitare l’isolamento non solo del paziente, ma anche di chi lo assiste. Importanti sono i momenti di socializzazione, scambi di esperienze.

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