HomeSaluteSistema ImmunitarioElevata assunzione di acido folico può ridurre le difese del sistema immunitario

Elevata assunzione di acido folico può ridurre le difese del sistema immunitario

Un nuovo studio suggerisce che l’assunzione in eccesso di acido folico potrebbe ridurre la capacità del sistema immunitario di combattere le infezioni.

Lo studio, pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry, è stato condotto da ricercatori del Jean Mayer USDA Human Nutrition Research Center on Aging (HNRCA) alla Tufts University in Medford

Poichè bassi livelli di acido folico in gravidanza sono un importante fattore di rischio per i difetti del tubo neurale nei bambini, il governo degli Stati Uniti ha fissato la dose giornaliera raccomandata (RDA) per le donne incinte a 600 mg, mentre la normale RDA è di 400 mcg.

Il folato si trova naturalmente in molti alimenti, comprese le verdure a foglia verde, fagioli, uova, cereali e pesce. Inoltre, molti cereali sono fortificati con acido folico, che è la forma sintetica di folato.

L’organismo utilizza l’acido folico per produrre nuove cellule sane e per questo, tutti hanno bisogno di acido folico.

Secondo il National Institutes of Health (NIH), circa il 35% delle persone negli Stati Uniti consumano acido folico attraverso integratori alimentari. Tuttavia, alcuni gruppi di popolazione sono a rischio di assumere in eccesso l’ acido folico.

Il rapporto NIH specifica che le persone di età superiore ai 50 anni hanno i più alti livelli di assunzione di folato e circa il 5% assume dosi che superano la dose tollerabile stabilita che è di 1.000 mg al giorno.

Anche se gli studi precedenti hanno dimostrato un legame tra alto consumo di acido folico e ridotte difese del sistema immunitario, i ricercatori di questo ultimo studio hanno voluto valutare se l’assunzione in eccesso di acido folico può causare cambiamenti negativi nel sistema immunitario.

Sistema immunitario diminuisce con l’età

Per condurre la loro indagine, i ricercatori – guidati da Hathairat Sawaengsri, dottorando presso la Tufts University – hanno utilizzato topi anziani per confermare che i collegamenti precedentemente osservati nelle donne sopra i 60 anni di età non “erano casuali”.

Il team ha esaminato specificamente cellule natural killer (NK), che sono un particolare tipo di cellule immunitarie vitali nella difesa contro le infezioni virali e cancro.

Compromettere la funzione delle cellule NK potrebbe portare a una maggiore vulnerabilità alle malattie. Negli anziani, queste cellule sono particolarmente importanti, perché il sistema immunitario diminuisce con l’età, lasciandoli più esposti alle infezioni e cancro.

Come indice della funzione immunitaria nei topi anziani, i ricercatori hanno utilizzato la citotossicità delle cellule NK, che è la capacità delle cellule NK di distruggere altre cellule.

Lo studio ha coinvolto un gruppo di topi di controllo con un livello di acido folico che è equivalente alla RDA umana, mentre ad un altro  gruppo di topi è stato somministrato acido folico 20 volte superiore alla RDA umana.

Relazione causale tra l’acido folico in eccesso e ridotta attività delle cellule NK

I risultati hanno mostrato che i topi che sono stati alimentati con elevate quantità di acido folico avevano concentrazioni elevate di acido folico non metabolizzato nel plasma sanguigno e concentrazioni più elevate di folato nella loro milza, rispetto ai topi del gruppo di controllo.

Inoltre, il gruppo di topi trattato con alti livelli di acido folico ha mostrato ridotta attività delle cellule NK, rispetto a quelli del gruppo di controllo. Secondo i ricercatori questi risultati stabiliscono un nesso causale tra l’assunzione in eccesso di acido folico e ridotta attività delle cellule NK nei topi anziani.

“Il nostro obiettivo era quello di osservare l’ acido folico in eccesso e il suo impatto sulla funzione immunitaria”, spiega Sawaengsri. “Il passo successivo è quello di determinare se l’acido folico in eccesso in realtà aumenta la nostra suscettibilità alle infezioni”.

Commentando ulteriormente i risultati, l’autore dello studio Ligi Paolo, PhD, dell’ HNRCA, dice:


”Se vogliamo ottimizzare gli sforzi delle cellule NK per aumentare la resistenza alle infezioni, l’uso di acido folico in alcuni contesti è da rivalutare. Tra gli adulti più anziani, ulteriori ricerche potrebbero mostrare che è importante assumere integratori solo se è stata documentata la carenza di folato”.

I risultati di questo studio si  basano sui risultati di uno studio del 2005 condotto dallo stesso laboratorio, che ha trovato che il 78% delle donne sane in postmenopausa aveva acido folico non metabolizzato nel plasma sanguigno, che indica che l’acido folico era in eccesso. Anche loro avevano ridotta attività delle cellule NK.

Fonte: High folic acid intake reduces natural killer cell cytotoxicity in aged mice, Hathairat Sawaengsri et al., Journal of Nutritional Biochemistry, doi: http://dx.doi.org/10.1016/j.jnutbio.2015.12.006, published 6 January 2016,abstract.

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