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Disagio freddo: aumento dei tassi di cancro

Immagine: le mappe della Terra mostrano che la più bassa “temperatura media annuale” è correlata alla più alta incidenza di cancro in tutto il mondo. Credito: Konstantinos Voskarides, Università di Cipro Medical School

È noto che l’incidenza del cancro è in aumento in tutto il mondo, con sacche di popolazioni umane e aree geografiche apparentemente a rischio più elevato di altre.

Il ricercatore Konstantinos Voskarides della Univesity of Cyrpus ‘Medical School, ha osservato che le popolazioni che vivono a temperature molto basse, come in Danimarca e Norvegia, hanno tra le più alte incidenze di cancro nel mondo.

Ora, in un nuovo articolo pubblicato nell’edizione online della rivista Molecular Biology and Evolution, il ricercatore ha avanzato una nuova ipotesi: esiste una relazione evolutiva tra l’adattamento a condizioni ambientali estreme – come il freddo e l’alta quota – e l’aumento del rischio di cancro negli umani.

“I risultati di questo studio forniscono la prova che le varianti genetiche trovate utili in ambienti estremi, possono anche predisporre al cancro”, ha detto Voskarides. “La resistenza cellulare a basse temperature e all’alta quota probabilmente aumenta la probabilità di malignità, questo effetto difficilmente può essere filtrato dalla selezione naturale poiché la maggior parte dei tumori compaiono in tarda età dopo che la maggior parte delle persone hanno già propri figli”.

Voskarides ed il suo team si sono concentrati sull’effetto delle basse temperature, sia nei climi artici / scandinavi sia in alta quota.

Le analisi di Voskarides si sono concentrate sulla relazione tra il rischio di cancro e le temperature medie annuali locali.

I risultati dello studio costituiscono la prova che l’ambiente estremamente freddo contribuisce al rischio di cancro.

Per lo studio, Voskarides ha esaminato attentamente i dati più accurati e attendibili dell’incidenza del cancro in tutto il mondo (il database GLOBOCAN-2012 consente una varietà di analisi dell’incidenza / prevalenza per paese o per tipo di cancro, oltre a setacciare indizi genetici tra 247 diversi genomi del cancro in studi di associazione a livello globale). Inoltre il ricercatore ha sondato l’incidenza bibliografica disponibile e i dati genetici per le popolazioni umane che vivono al freddo estremo e alle altitudini estreme.

Dall’analisi è emerso uno schema sorprendente, con la più alta incidenza di alcuni tumori legati a quelle popolazioni che vivevano negli ambienti più freddi. Inoltre, l’analisi di 186 popolazioni umane ha mostrato una grande linearità di alta incidenza di cancro con la minore temperatura ambientale.

” Dai dati risulta che queste popolazioni mostrano un’incidenza estremamente elevata di cancro, specialmente per il cancro del polmone, della mammella e del colon-retto“, ha detto Voskarides.

Anche le prove genetiche erano chiare e molto significative. I geni che vengono selezionati dalle popolazioni per sopravvivere in condizioni ambientali estreme, predispongono anche al cancro.

Tra le più alte associazioni di tumori con i geni in corso di selezione, c’è il cancro colorettale per gli americani nativi e gli eschimesi siberiani, il cancro esofageo e il cancro ai polmoni per gli eschimesi siberiani, la leucemia per gli Oromi (una popolazione che vive ad alta quota in Etiopia) e una varietà di tumori per gli abitanti ad alta quota andini-tibetani.

“È stato riscontrato che i tassi di cancro sono aumentati in quelle popolazioni attraverso procedure di selezione naturale”, ha detto Voskarides. “Questo è il primo studio che fornisce la prova che l’alto rischio di cancro può essere il risultato di un adattamento evolutivo in determinate condizioni ambientali“.

Un altro risultato di questo studio è che la selezione naturale ha favorito in particolare i geni oncosoppressori in quelle popolazioni anziché oncogeni. Questo risultato è in accordo con studi precedenti che hanno dimostrato che le mutazioni in p53 (il gene più frequentemente mutato nei tumori) aiutano gli animali a sopravvivere a un’altitudine molto elevata.

Per gli scienziati che perseguono la coninfluenza dell’ambiente e geni sul rischio di cancro, il nuovo studio aprirà una nuova strada per esplorare alcune delle forze chiave adattive che potrebbero guidare l’epidemiologia del cancro.

Fonte: EurekAlert

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