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Artrite reumatoide: nuovi biomarker migliorano la diagnosi

(Artrite reumatoide-Immagine Credit Public Domain).

L’artrite reumatoide o RA, è una malattia autoimmune dolorosa e debilitante delle articolazioni, in particolare quelle dei polsi e delle mani. La malattia può colpire anche altre parti del corpo, provocando infiammazione degli organi vitali e anemia. Si stima che nel 2015 24,5 milioni di persone convivessero con l’AR.

Uno studio pubblicato su Arthritis Research & Therapy ha dettagliato lo sviluppo di un pannello di quattro biomarcatori di AR, migliorando l’accuratezza e l’affidabilità delle diagnosi di AR, di cui i falsi negativi sono un problema in corso.

Questo pannello include misurazioni di angiotensinogeno (AGT), proteina sierica amiloide A-4 (SAA4), proteina legante la vitamina D (VDBP) e proteina legante il retinolo-4 (RBP4). Questi biomarker sono stati determinati attraverso un’analisi approfondita dei campioni di una coorte di oltre 250 pazienti con AR insieme a 230 individui sani.

I biomarcatori diagnostici convenzionali, l’immunoglobina M e l’anti-CCP non sono i più affidabili per rilevare l’AR, in particolare nelle fasi iniziali. “I biomarcatori esistenti hanno limitazioni riguardo alla diagnosi di AR. Ad esempio, la sensibilità e la specificità della RF sono rispettivamente del 60-90% e dell’85% “, hanno scritto gli autori. 

Vedi anche:Ridurre l’uso di corticosteroidi nell’artrite reumatoide

“Il gruppo recentemente identificato di quattro biomarcatori ha prestazioni significativamente migliori”, affermano gli autori. “Insieme, il gruppo di 4 biomarcatori ha classificato accuratamente 234 controlli sani e 210 pazienti con AR con una precisione di classificazione del 93,2% e 91,7% rispettivamente per i controlli sani e i pazienti con AR“.

Sebbene non esista una cura per la malattia e nessuna prevenzione nota oltre alla riduzione dei fattori di rischio ove possibile, una diagnosi precoce è fondamentale nella gestione della malattia. La speranza è che l’evoluzione delle pratiche cliniche per rilevare e monitorare l’AR in modo più efficace migliorerà la qualità della vita di questi pazienti.

 

Fonte: Arthritis Research and Therapy

 

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