Un nuovo studio indica che il glioblastoma diventa meno aggressivo dopo il trattamento con resveratrolo e rame, una scoperta potenzialmente rivoluzionaria che potrebbe aprire la strada a un approccio radicalmente uovo alla terapia del cancro.
Trattamenti come la chemioterapia, la radioterapia e l’immunoterapia sono tutti concepiti con un unico obiettivo: distruggere il cancro. Tuttavia, cosa succederebbe se questo approccio consolidato fosse sbagliato e la vera via per curare il cancro non consistesse nel danneggiarlo, ma nell’aiutarlo a guarire?
Questa è l’affascinante possibilità esplorata da un team di ricerca guidato dal Professor Indraneel Mittra presso l’Advanced Centre for Treatment, Research and Education in Cancer di Mumbai, in India.
Il concetto risale a un articolo del 1986 pubblicato sul New Journal of Medicine, in cui il Dott. Harold Dvorak suggeriva che il cancro si comporta in modo molto simile a una ferita che non guarisce mai. Le due patologie condividono diverse caratteristiche e il Professor Mittra sostiene che concentrarsi sulla guarigione dei tumori, anziché attaccarli, potrebbe essere più efficace.
In un nuovo studio condotto su pazienti affetti da glioblastoma, il team ha scoperto che due nutraceutici poco costosi possono contribuire a innescare questa risposta di guarigione.
Curare uno dei tumori più temuti
Il glioblastoma è uno dei tipi di tumore cerebrale più aggressivi e difficili da curare. Cresce rapidamente, infiltra il tessuto cerebrale circostante ed è noto per la sua diversità genetica, che lo rende estremamente difficile da trattare.
La sua natura altamente invasiva fa sì che, anche dopo l’intervento chirurgico, cellule tumorali microscopiche permangano in genere, contribuendo a una rapida recidiva. Sebbene la terapia standard includa l’intervento chirurgico seguito da radioterapia e chemioterapia con Temozolomide, la sopravvivenza mediana rimane di soli 15 mesi circa e la sopravvivenza a lungo termine è rara.
Nello studio, pubblicato su BJC Reports, a dieci pazienti affetti da glioblastoma è stata somministrata una compressa contenente piccole quantità di resveratrolo e rame quattro volte al giorno per una media di 11,6 giorni prima dell’intervento chirurgico programmato.
Un altro gruppo di dieci pazienti con tumori di gravità simile non ha ricevuto i nutraceutici ed è servito da gruppo di controllo.
