HomeSaluteTumoriPerché il tumore diventa resistente alla chemioterapia

Perché il tumore diventa resistente alla chemioterapia

Un’osservazione comune in oncologia è il fenomeno che un paziente con tumore riceve un farmaco e risponde molto bene, ma dopo pochi mesi il cancro ritorna ed è resistente alla chemioterapia precedentemente somministrata. Che cosa è successo?

Molti meccanismi contribuiscono a spiegare questo effetto chiamato “resistenza acquisita”, ma oggi il gruppo di Manel Esteller, direttore di Epigenetica e Biologia pesso il Bellvitge Biomedical Research Institute (IDIBELL), ricercatore e docente di Genetica presso l’Università di Barcellona, ​​descrive nella Gazzetta ufficiale del National Cancer Center Research degli Stati Uniti, The Journal of National Cancer Institute, l’esistenza di differenze epigenetiche che spiegano la mancanza di risposta del tumore quando si ripresenta.

“Abbiamo studiato le cellule del cancro del colon che erano inizialmente sensibili al farmaco oxaliplatino e poi sono diventate insensibili a questo farmaco e abbiamo scoperto che i tumori resistenti hanno inattivato il gene GRP nel loro DNA”, spiega Manel Esteller. ” La perdita di attività presumibilmente avviene in un gene coinvolto nella riparazione del DNA. Così queste cellule tumorali, quando si riceve il farmaco, riparano rapidamente l’effetto dello stesso e non muoiono. Studiando quasi duecento pazienti con tumore del colon abbiamo anche scoperto che l’inattivazione del gene è associata con una sopravvivenza ridotta di queste persone, nonostante il trattamento. E’ interessante notare che la perdita della funzione di questo gene potrebbe anche spiegare perché alcuni tumori del colon sono resistenti sin dall’inizio, ciò che è noto come “resistenza primaria”, conclude Esteller.

La scoperta potrebbe avere importanti implicazioni per il trattamento personalizzato del tumore del colon. Se questi risultati si estendono ad altri studi clinici, determinare lo stato di attivazione del gene SRBC potrebbe essere utile per decidere se un paziente dovrebbe ricevere un tipo di farmaco o un altro. Allo stesso modo l’uso di un’altra classe di farmaci che restituiscono l’attività al gene (farmaci epigenetici), potrebbe ripristinare la sensibilità al farmaco originale, oxaliplatino.

Fonte The Journal of National Cancer Institute , novembre 2013

Newsletter

Tutti i contenuti di medimagazine ogni giorno sulla tua mail

Articoli correlati

In primo piano