HomeSaluteOssa e muscoliNuova speranza per la cura dell'artrite

Nuova speranza per la cura dell’artrite

I ricercatori dell’Università di Copenhagen hanno studiato una proteina speciale che compare nelle malattie infiammatorie come l’artrite, la malattia infiammatoria intestinale e la psoriasi.

 I risultati dello studio sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica PLoS One .

L’ infiammazione cronica pone una sorta di mistero per i ricercatori: se qualcosa ci infetta, il corpo prende immediatamente provvedimenti per combattere l’infezione. Questo processo si manifesta come infiammazione, che deriva da un alto livello di attività nelle cellule immunitarie, per la difesa dell’organismo contro batteri e virus. Ma non va sempre tutto secondo i piani!! Ogni tanto, il sistema immunitario del corpo over-reagisce e l’infiammazione si sviluppa in una condizione cronica, causando malattie come l’artrite, malattia infiammatoria intestinale e psoriasi.

Tuttavia, i ricercatori sono ora un passo più vicino a capire cosa succede quando il sistema immunitario over-reagisce e provoca l’infiammazione cronica.

“Attraverso l’analisi delle cellule del sangue, abbiamo osservato che una particolare proteina chiamata TL1A può indurre le  cellule sane a comportarsi come quelle che vediamo nell’ infiammazione cronica. Questo ci sta portando sempre più vicino a svelare il mistero dell’ infiammazione”, spiega Kirsten Reichwald, dottorando presso il Dipartimento di Biologia, Facoltà di Scienze della Salute e Scienze Mediche, Università di Copenhagen.

Trattamento biologico combatte l’artrite

Oggi, i medici possono usare i cosiddetti farmaci biologici per il trattamento dell’artrite, un trattamento che ha cambiato radicalmente le prospettive dei pazienti. Il trattamento biologico funziona agendo sulle sostanze nocive che sono in parte responsabili dell’ avanzare dell’infiammazione cronica nel corpo. Quasi il 40 per cento dei pazienti affetti da artrite, sperimentano un effetto positivo durante l’assunzione di farmaci biologici.

” Il trattamento biologico offre ai medici la possibilità di fermare le malattie, invece di alleviare solo i sintomi”, spiega Kirsten Reichwald.

Tuttavia, al fine di bloccare le sostanze giuste, i medici hanno bisogno di informazioni dettagliate sui processi che causano l’ infiammazione cronica. I ricercatori hanno quindi studiato le cellule di 50 donatori di sangue dalla banca del sangue a Rigshospitalet di Copenhagen e hanno concluso che la TL1A proteina, ha un ruolo chiave nello sviluppo dell’infiammazione.

“I nostri ultimi risultati ci dicono, che la proteina TL1A prende parte nel guidare l’infiammazione e quindi ha senso cercare di bloccare la proteina con farmaci biologici”, spiega Kirsten Reichwald, che spera che la sua ricerca futura contribuirà a fornire ancora più conoscenze specifiche sull’ infiammazione.

Fonte University of Copenhagen via Medical news

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