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Ingrediente anti-rughe può prevenire la malattia di Parkinson

Ingrediente anti-rughe può prevenire la malattia di Parkinson.

Gli scienziati dicono di aver scoperto che una sostanza chimica utilizzata nelle creme anti-rughe chiamata chinetina (un fitormone), ha il potenziale per prevenire la malattia di Parkinson ad esordio precoce.

I risultati potrebbero essere utilizzati per sviluppare farmaci per prevenire la morte cellulare nel cervello delle persone con malattia di Parkinson, secondo i ricercatori della University of California a San Francisco (UCSF).

Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell, ha analizzato l’uso di  (KTP) – un ormone vegetale che favorisce la divisione cellulare – come un modo per aumentare l’attività enzimatica del mutante PINK1 nelle cellule nervose, riportandola a livelli quasi normali.

Secondo i ricercatori, enzimi PINK1  (la proteina chiamata PINK1  è anche associata alla forma ereditaria di questa patologia) mutati, sono direttamente responsabili di molti casi ad esordio precoce, della malattia di Parkinson.

La mutazione degli enzimi  PINK1  danneggia i mitocondri – le parti delle cellule che sono responsabili della produzione di energia.

Quando l’attività dei mitocondri è danneggiata, le cellule nervose che producono dopamina all’interno di una regione del cervello chiamata substantia nigra o sostanza nera, muoiono. La mancanza di dopamina in questa regione del cervello che controlla il  movimento, è  causa di tremori, un sintomo comune della malattia di Parkinson.

Il Dr. Kevan Shokat, chimico presso la UCSF, dice:

“Alla luce del fatto che le mutazioni in PINK1 producono la malattia di Parkinson negli esseri umani, la constatazione che la chinetina può accelerare l’attività di PINK1 mutato riportandola a livelli quasi normali, solleva la possibilità che la chinetina può essere utilizzata per il trattamento di questi pazienti.”

I ricercatori hanno anche scoperto che quando le cellule nervose con non mutato PINK1 hanno interagito con la chinetina, l’attività enzimatica è aumentata oltre i livelli normali.

Gli autori dello studio sostengono che questi risultati possono essere rilevanti per le forme più comuni della malattia di Parkinson, in cui PINK1 non è mutato.

Un precedente studio ha rivelato che quando PINK1 mostrava iperattività simile in un modello di mosca della frutta, il movimento anormale della malattia di Parkinson causato da un altro difetto, viene rallentato. In questo caso, il difetto è derivato da aumentata produzione di alfasinucleina – a causa di alcuni tipi ereditarie della malattia di Parkinson.

Il dottor Shokat ha deciso di indirizzare lo studio verso il substrato di PINK1 chiamata ATP, una molecola che si lega all’enzima e innesca una rapida trasformazione chimica. Questa reazione chimica favorisce l’attivazione dell’enzima Parkin.

Gli autori descrivono come  PINK1 ed enzimi Parkin lavorano insieme per monitorare la salute dei mitocondri, contribuendo a innescare la riparazione di mitocondri danneggiati all’interno delle cellule e favorendo la sopravvivenza cellulare.

Nuovi farmaci potrebbero ‘potenziare l’attività della chinasi’ nella malattia di Parkinson

Il Dott. Shokat sostiene che sono stati sviluppati molti farmaci che inibiscono l’attività delle chinasi, ma nessuno  è stato ancora commercializzato per aumentare direttamente l’attività della chinasi.

Egli spiega:

“Gli approcci terapeutici per migliorare l’attività di PINK1 non erano stati considerati, perché gli scienziati non avevano concepito l’idea di sviluppare un nuovo substrato per l’enzima.”

“Abbiamo trovato che una piccola molecola, chiamata KTP, accelera le reazioni chimiche catalizzate da PINK1 meglio di ATP, il substrato naturale”.

I ricercatori aggiungono che questi risultati possono indurre lo sviluppo di trattamenti farmaceutici simili che potrebbero essere utilizzati per affrontare altre malattie, come il cancro e il diabete.

Fonte Cell : Un neo-substrato che amplifica l’attività catalitica della chinasi Parkinson malattia correlata PINK1

 

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