HomeSaluteTumoriAnisakis simplex, il verme che puo' uccidere il cancro

Anisakis simplex, il verme che puo’ uccidere il cancro

I ricercatori dell’Università di Osaka hanno scoperto che i vermi Anisakis simplex, possono essere rivestiti con guaine di idrogel che contengono carichi utili come farmaci antitumorali.

Scienziati giapponesi hanno dimostrato di essere abili nel fornire ai vermi microscopici una sorprendente varietà di composti.

Ricercatori dell’Università di Osaka hanno scoperto che questi vermi microscopici noti come nematodi possono essere rivestiti con “guaine” a base di idrogel che possono essere ulteriormente personalizzate per il trasporto di carichi funzionali.

I nematodi sono minuscoli vermi che normalmente abitano il suolo o altre nicchie ambientali e, in determinate circostanze, possono entrare nel corpo umano. Anisakis simplex, un nematode marino che può colonizzare gli esseri umani se consumato, ha mostrato una strana simpatia per le cellule tumorali.

A. Verme SimplexNaked Anisakis simplex e Anisakis simplex  rivestiti con guaina in idrogel contenente colorante fluorescente. Credito: Shinji Sakai

“È stato segnalato che Anisakis simplex percepisce il cancro, potenzialmente rilevando “l’odore del cancro” e si attacca ai tessuti cancerosi“, afferma Wildan Mubarok, primo autore dello studio. “Questo ci ha portato a chiederci se potesse essere utilizzato per fornire trattamenti antitumorali direttamente alle cellule tumorali all’interno del corpo umano“.

Vedi anche:I vermi rivelano i segreti dell’invecchiamento

Per studiare questa possibilità, i ricercatori hanno prima sviluppato un sistema per applicare guaine di idrogel ai nematodi immergendoli in una serie di soluzioni contenenti sostanze chimiche che si legano insieme per creare uno strato simile al gel su tutta la loro superficie. Questo processo essenzialmente adatta una tuta di circa 0,01 mm di spessore al verme in circa 20 minuti.

“I risultati sono stati molto chiari”, afferma Shinji Sakai, autore senior dello studio. “Le guaine non interferivano in alcun modo con la sopravvivenza dei vermi ed erano abbastanza flessibili da mantenere la motilità dei vermi e la capacità naturale di cercare odori attraenti e segnali chimici”.

Successivamente, i ricercatori hanno caricato le guaine con molecole funzionali e hanno scoperto che questo proteggeva i vermi dalla luce ultravioletta o dal perossido di idrogeno. Inoltre, le guaine potrebbero essere caricate con agenti antitumorali che i nematodi, protetti ma non ostacolati dalla loro armatura di idrogel, potrebbero trasportare e consegnare per uccidere le cellule tumorali in vitro.

“I nostri risultati suggeriscono che i nematodi potrebbero essere potenzialmente utilizzati per consegnare carichi funzionali a una serie di obiettivi specifici in futuro”, afferma Mubarok. Data l’adattabilità delle guaine di idrogel, questo sistema di somministrazione che utilizza i vermi, promette non solo la somministrazione di farmaci antitumorali alle cellule tumorali nei pazienti, ma ha anche potenziali applicazioni in altri campi, come la somministrazione di batteri benefici alle radici delle piante.

Fonte: Materials Today Bio

 

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