HomeSaluteCuore e circolazioneAmlodipina per la pressione arteriosa: è davvero pericolosa?

Amlodipina per la pressione arteriosa: è davvero pericolosa?

Amlodipina farmaco per la pressione arteriosa-Immagine Credit Public Domain-

Un recente studio pubblicato sulla rivista Function, edita dalla Oxford University Press, presenta risultati rassicuranti riguardo alla sicurezza dell’Amlodipina, un farmaco ampiamente prescritto per l’ipertensione. Nonostante le recenti preoccupazioni sollevate da alcuni ricercatori e medici sui potenziali rischi associati all’Amlodipina, lo studio conclude che il farmaco non è dannoso per i pazienti.

L’ipertensione, una condizione che colpisce circa 116 milioni di americani e un adulto su cinque a livello globale, è collegata a circa 700.000 decessi ogni anno solo negli Stati Uniti. La malattia contribuisce ogni anno a 7,6 milioni di morti in tutto il mondo. Senza trattamento, l’ipertensione può aumentare notevolmente la probabilità di morte prematura a causa di infarti, ictus o malattie renali.

Ruolo dell’Amlodipina nel trattamento dell’ipertensione

Un farmaco ampiamente prescritto per il trattamento dell’ipertensione è l’Amlodipina, ora assunta regolarmente sotto forma di pillola da oltre 70 milioni di americani. L’Amlodipina inibisce un tipo di canale del calcio che si trova sui vasi sanguigni. Quando il canale del calcio si apre, il calcio entra nel muscolo e ne provoca la costrizione, aumentando la pressione sanguigna. L‘amlodipina impedisce l’ingresso del calcio, portando al rilassamento dei vasi e alla diminuzione della pressione sanguigna. 

Preoccupazioni recenti e nuove scoperte

Recentemente alcuni ricercatori hanno messo in dubbio il beneficio dell’Amlodipina nel trattamento dell’ipertensione. Gli studi hanno suggerito che l’Amlodipina può attivare un diverso tipo di canale del calcio, con conseguenti modifiche ai vasi sanguigni e un aumento dell’insufficienza cardiaca nei pazienti. L’eliminazione dell’Amlodipina dalla prescrizione di farmaci antipertensivi comporta significative implicazioni per la salute, poiché l’ipertensione è una condizione di salute molto comune.

Un nuovo studio condotto da gruppi di ricerca del National Institutes of Health e dell’Università di Glasgow rileva che è improbabile che l’assunzione di Amlodipina provochi un aumento dell’insufficienza cardiaca nei pazienti. I ricercatori hanno scoperto che l’Amlodipina sembra avere proprietà chimiche uniche che fanno sì che il farmaco mimi l’attivazione dei canali del calcio, senza di fatto aprire i canali come temevano i medici. Quando gli autori dello studio hanno controllato queste proprietà chimiche, hanno scoperto che l’Amlodipina non attivava i canali del calcio. Una meta-analisi che ha combinato studi clinici e un’analisi prospettica del mondo reale ha mostrato che l’Amlodipina non era associata ad un aumento dell’insufficienza cardiaca o di altri problemi cardiovascolari.

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“La rimozione dell’Amlodipina come terapia di prima linea molto probabilmente aumenterebbe drasticamente le morti per ipertensione“, ha affermato Anant Parekh, uno degli autori dello studio. “Lo studio raccomanda che l’Amlodipina rimanga un trattamento di prima linea per l’ipertensione”.

Fonte: Function

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