Una molecola, incorporata nella membrana delle cellule del fegato umano,che aiuta l’assorbimento del colesterolo, permette anche l’ingresso del virus dell’epatite C. Il recettore del colesterolo, offre un bersaglio promettente, per la terapia anti-virale. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature Medicine. La maggior parte delle persone affette da epatite C o HCV,non ha sintomi inizialmente e non sa di avere l’infezione, fino a quando il danno epatico si presenta, decenni più tardi, durante i test medici di routine. Precedenti studi hanno dimostrato che il colesterolo è stato in qualche modo coinvolto , nell’ infezione da HCV. I ricercatori hanno avuto il sospetto che un recettore chiamato NPC1L1, noto per mantenere l’equilibrio del colesterolo, fosse il mezzo di trasporto del virus, nella cellula.Questo tipo di recettore è presente nell’intestino di molte specie, ma solo negli esseri umani, si trova nelle cellule del fegato. Gli studiosi hanno dimostrato che impedendo l’accesso al recettore NPC1L1, si impedisce al virus di entrare ed infettare le cellule. A tal fine, un farmaco ,l’ezetinibe, esiste già e si rivolge in modo specifico ed univoco, al colesterolo. L’ezetinibe, nella sperimentazione, è stato utilizzato per bloccare il recettore, prima, dopo e durante, l’inoculazione del virus in cultura cellulare ed in un piccolo modello animale, per valutare il ruolo del recettore nell’infezione e la capacità della sostanza come agente anti epatite. Lo studio ha dimostrato che il farmaco inibisce l’infezione da HCV e a differenza di tutti i farmaci disponibili,inibisce l’infezione di tutti i sei tipi di virus.