HomeMedicina AlternativaComposto di vino rosso potrebbe aiutare la mobilità delle persone anziane e...

Composto di vino rosso potrebbe aiutare la mobilità delle persone anziane e prevenire le cadute

Gli scienziati hanno riferito che il resvetarolo, la cosiddetta molecola miracolosa che si trova nel vino rosso, potrebbe contribuire a migliorare la mobilità degli anziani, aiutarli nell’equilibrio e prevenire le cadute. La scoperta, che si ritiene essere la prima nel suo genere, è stata presentata a circa 14.000 scienziati riunitisi al Meeting National § Exposition della American Clinical Society. I ricercatori della Duquesne University di Pittsburgh sostengono che la presente relazxione, sulla base di studi sui topi di laboratorio, potrebbe portare allo sviluppo di prodotti naturali progettati per aiutare la mobilità degli anziani. Lo studio suggerisce che un composto naturale come il resvetarolo, che può essere assunto attraverso l’integrazione alimentare o la dieta, potrebbe efficacemente ridurre alcuni deficit motori, quali la mancanza di equilibrio, nella popolazione anziana. Questi problemi di mobilità sono particolarmente evidenti in persone anziane con malattia di Parkinson o altri disturbi neurologici dell’età. Tuttavia, mentre i farmaci possono contribuire ad alleviare problemi legati alla mobilità, il team fa notare che non ci sono trattamenti comparabili per i problemi di equilibrio. Studi precedenti fanno notare che il resvetarolo, un antiossidante presente nel vino rosso, potrebbe contribuire a ridurre l’infiammazione, abbassare il colesterolo, ridurre il rischio di malattie cardiache, alcuni tipi di cancro e forse anche alcuni effetti dell’invecchiamento. Il resvetarolo è disponibile come integratore alimentare ed è presente in alimenti come l’ uva rossa, il mirtillo e le noci. Per determinare i suoi effetti sulla dieta, il team ha alimentato topi giovani e meno giovani in laboratorio, con una dieta contenente resvetarolo per 8 settimane. Dopo 4 settimane i topi più anziani avevano recuperato le capacità motorie e l’ equilibrio dei topi più giovani. Anche se non è ancora chiaro come il resvetarolo funziona sul corpo, i ricercatori hanno trovato alcuni indizi. In esperimenti di laboratorio hanno esposto le cellule neurali  alla dopamina, che in garndi quantità può portare alla morte delle cellule. Tuttavia, le cellule neurali trattate con resvetarolo prima dell’esposizione alla dopamina, sono sopravvissute.  Gli scienziati hanno scoperto che il resvetarolo mitiga i danni causati dai radicali liberi dell’ossigeno, generati dalla rottura della dopamina,  promuovendo proteine di segnalazione che garantiscono la sopravvivenza delle cellule. Anche se i risultati sono incoraggianti, il resvetarolo presenta alcuni inconvenienti, ad esempio è scarsamente assorbito dal corpo. Per questa ragione, il team sta studiando analoghi composti che imitano gli effetti del resvetarolo che potrebbero essere biodisponibili per il corpo.

Newsletter

Tutti i contenuti di medimagazine ogni giorno sulla tua mail

Articoli correlati

In primo piano