Le ascidie sono animali marini filtratori che vivono fissati sul fondale, appartengono al subphylum dei Tunicati (o Urocordati) e sono caratterizzati da un corpo a forma di sacco rivestito da una tunica coriacea. Si nutrono filtrando l’acqua attraverso due sifoni, uno inalante per l’ingresso e uno esalante per l’uscita dell’acqua.
Somministrare ai topi un composto presente nelle ascidie sembra invertire i principali segni dell’invecchiamento cerebrale. Il lipide, noto come plasmalogeno, ha stimolato la crescita dei neuroni, ridotto l’infiammazione e migliorato la memoria nei test di laboratorio.
Primi studi sull’uomo suggeriscono benefici simili per le donne sotto i 77 anni con lieve declino cognitivo. Gli scienziati ora si chiedono se i plasmalogeni possano diventare potenti geroprotettori, ma dimostrarlo sugli esseri umani rimane una sfida.
Gli estratti di ascidiacea si dimostrano promettenti nell’invertire l’invecchiamento
Secondo uno studio scientifico cinese, i topi a cui sono stati somministrati estratti di un animale marino noto come ascidia (così chiamata perché spruzza acqua quando viene disturbata) hanno mostrato un’inversione di alcuni effetti legati all’età.
Il principio attivo contenuto in questi estratti è chiamato plasmalogeno, un tipo di lipide (grasso) presente nelle membrane cellulari di molti organi umani, tra cui cervello, reni, muscoli e polmoni. I plasmalogeni aiutano le cellule a comunicare, proteggono dai danni al DNA e riducono l’infiammazione.
Studi precedenti hanno dimostrato che i livelli di plasmalogeni diminuiscono con l’età e sono particolarmente bassi nelle persone affette da malattia di Alzheimer , la forma più comune di demenza. Questi lipidi sono naturalmente presenti in alimenti come pollo, maiale, manzo, cozze, capesante e ascidie, un piatto comune in Corea e Giappone.
Test di plasmalogeni ad alto dosaggio nei topi
In questo nuovo esperimento, i ricercatori hanno somministrato a topi femmina di mezza età dosi concentrate di plasmalogeni, circa da 300 a 500 volte superiori a quelle contenute in una tipica porzione di pollo o capesante. Dopo il trattamento, gli scienziati hanno testato la memoria degli animali e diverse funzioni cerebrali che notoriamente cambiano con l’età.
Hanno esaminato il numero di cellule staminali neurali (che danno origine a nuove cellule cerebrali) e il numero di connessioni sinaptiche tra i neuroni. Entrambi sono essenziali per l‘apprendimento, il ragionamento e la memoria.
Miglioramento della salute del cervello e riduzione dell’infiammazione
Dopo due mesi, i topi trattati con plasmalogeni hanno mostrato un numero maggiore di cellule staminali e connessioni neurali rispetto ai topi sottoposti a una dieta normale. Hanno anche mostrato un netto calo dell’infiammazione. Poiché l’infiammazione aumenta con l’età ed è collegata alla progressione dell’Alzheimer, questa riduzione potrebbe essere significativa.
Il team ha anche valutato la memoria utilizzando il labirinto acquatico di Morris, un test che si basa sulle capacità sensoriali degli animali, inclusa la vista. I topi trattati hanno ottenuto risultati migliori in questo test, suggerendo un miglioramento delle funzioni cognitive.
Come funziona un compito nel labirinto acquatico di Morris.
Interpretazione dei risultati
Tuttavia, poiché i topi più anziani spesso perdono capacità sensoriali come la vista e l’udito, i ricercatori avvertono che l’apparente miglioramento della memoria potrebbe essere dovuto in parte al ripristino della funzione sensoriale piuttosto che a una migliore memoria in sé.

