HomeSaluteFegatoScoperto insospettabile legame tra batteri e il cancro del dotto biliare

Scoperto insospettabile legame tra batteri e il cancro del dotto biliare

Una collaborazione di ricerca internazionale ha identificato i batteri presenti nel dotto biliare come un potenziale fattore di rischio per lo sviluppo di cancro del dotto biliare o colangiocarcinoma (CCA), una forma rara ma aggressiva di cancro con sintomi che non si presentano nelle fasi iniziali.

Il cancro del dotto biliare è associato a molteplici fattori di rischio che sono geograficamente distinti: cisti del coledoco e colangite sclerosante primaria, sono stati implicati nello sviluppo del CCA nelle popolazioni occidentali, mentre le infezioni da parte del parassita trematode epatico hanno portato a più alta incidenza di CCA nel sud est asiatico.

(Vedi anche: Nuovo biomarker per la diagnosi del cancro del fegato).

Tuttavia, il ruolo dei batteri nello sviluppo del cancro del dotto biliare non è stato stabilito in precedenza, nonostante il loro coinvolgimento relativamente ben caratterizzato nei tumori del colon e tratto gastrointestinale.

Per colmare questa lacuna, il team di ricercatori ha profilato la comunità microbica dei tessuti del fegato-infetto e non infetto, sulla base di rRNA ribosomiale 16S , un gene marcatore altamente utilizzato per lo studio delle diverse linee batteriche.

Guidati dal primo autore dello studio Dr Fase Kern Rei, Senior Research Fellow of Computational & Systems Biology at Agency for Science, Technology and Research (A*STAR)’s Genome Institute of Singapore (GIS), il team ha scoperto che il tessuto del dotto biliare nutriva una comunità di diverse specie di batteri e che le specie Stenotrophomonas, precedentemente implicate nelle infezioni del dotto biliare, dimorano preferenzialmente nel tessuto tumorale (rispetto al tessuto normale) dei pazienti CCA non-infettati, mettendo in evidenza il loro potenziale ruolo nello sviluppo di questo tipo di cancro.

In confronto ai tessuti CCA non infetti, i tessuti CCA infetti contenevano batteri enterici i cui prodotti metabolici (acidi biliari e ammoniaca) sono stati precedentemente collegati alla carcinogenesi o alla formazione di tumori. I risultati dello studio suggeriscono un ruolo del microbioma nel tessuto del dotto biliare nello sviluppo del cancro che quindi, essere usato come bersaglio per la terapia.

Oltre al principale autore dello studio, il National Cancer Centre di Singapore (NCCS), questo progetto multi-istituzionale e multinazionale ha coinvolto anche l’Università Nazionale di Singapore, Singapore General Hospital e Duke-NUS Medical School di Singapore,Fundeni Istituto Clinico dalla Romania; Khon Kaen University della Tailandia e il Massachusetts General Hospital e la Harvard Medical School degli Stati Uniti.

Pubblicato dalla rivista scientifica del numero di giugno 2016 EBioMedicine, lo studio si è guadagnato un posto di rilievo in copertina.

“Fino a poco tempo, la nostra comprensione della comunità batterica residente nel nostro corpo e la sua associazione con le malattie è stata molto limitata. Le associazioni rilevate in questo studio forniscono una chiara prova del ruolo dei batteri nel cancro del dotto biliare e speriamo che questa scoperta possa accelerare la nostra ricerca di una cura per il colangiocarcinoma”, ha detto il Dr. Nagarajan, autore corrispondente dello studio e Principal Investigator al Computational & Systems Biology presso il GIS.

“Capire come le nostre cellule interagiscono con l’ambiente e in questo caso il nostro ” microbioma” è sempre più importante per la nostra comprensione della salute e della malattia. Questa ricerca è fondamentale, anche se ancora nelle sue fasi iniziali, perchè può aprire la strada a nuove strategie terapeutiche poichè il microbiome è molto più manipolabile del nostro genoma. Siamo grati a NMRC per il supporto in questo studio “, ha detto il Dr. Joanne Ngeow, co-ricercatore principale dello studio e Oncologo al National Cancer Centre di Singapore.

Fonte: EbioMedicine

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