HomeSalutePelleNuovo anticorpo migliora notevolmente i sintomi della psoriasi

Nuovo anticorpo migliora notevolmente i sintomi della psoriasi

Molti pazienti affetti da psoriasi hanno mostrato un recupero significativo dopo solo una singola dose di trattamento sperimentale con un anticorpo umano che blocca una proteina di segnalazione immunitaria, cruciale per la malattia.

Entro la fine della sperimentazione, condotta dalla Rockefeller University e dai altri sette centri, quasi tutti i 31 pazienti sottoposti alla cura, hanno dimostrato un drastico se non completo, miglioramento dei sintomi.

” Il risultato sorprendente che abbiamo ottenuto utilizzando un anticorpo umano che ha come bersaglio l’interluchina 23, suggerisce un  modello di trattamento della patologia molto diverso da quello attuale, basato su farmaci immunosoppressori che i pazienti devono assumere per tutta la vita”, dice l’autore dello studio James Krueger, Direttore del Medical Research Program Milstein che ha condotto la ricerca in collaborazione con il  Dr. Martin Carter, Professore in Clinical Investigation e Responsabile del Laboratorio di Investigative Dermatology.

” Il nostro trattamento offre la possibilità di una remissione a lungo termine dei sintomi della psoriasi, in altre parole, offre una cura”, aggiunge il ricercatore.

Lo studio è stato pubblicato il 12 marzo sulla rivista The Journal of Allergy and Clinical Immunology.

La psoriasi è una malattia infiammatoria della pelle, solitamente cronica e recidivante, causata da fattori autoimmunitari, genetici e ambientali. E’ una malattia molto debilitante che si presenta fotto forma di chiazze e placche rosse ricoperte da squame biancastre localizzate soprattutte nelle ginocchia, zona sacrale, gomiti, mani, piedi e cuoio capelluto.

Nel 2004,Krueger e colleghi hanno suggerito il ruolo dominante dell’interluchina 23, nello sviluppo della condizione e da allora, la ricerca ha sostenuto questa ipotesi.

Sembra che l’interleuchina-23, un tipo di molecola di segnalazione immunitaria, conosciuta come una citochina, inizia una cascata di interazioni che conducono all’ infiammazione della pelle, eccessiva crescita delle cellule della pelle e dilatazione dei vasi sanguigni.

La scoperta ha portato i ricercatori a sperimentare diverse terapie a base di anticorpi che colpiscono l’interluchina 23. Tra questi anticorpi spicca il composto, noto come BI 655066, un anticorpo umano che impedisce all’interluchina 23 di legarsi ai recettori delle cellule che rispondono ad essa.

Solo un singolo trattamento con BI 655066, ha prodotto quello che il team descrive comeun rapido, sostanziale e durevole miglioramento clinico nei pazienti con moderata-grave psoriasi “. In media, i pazienti che hanno ricevuto il trattamento, hanno dimostrato un miglioramento di oltre l‘80% della gravità e della portata delle loro lesioni cutanee che hanno continuato a migliorare fino a quando il monitoraggio si è concluso ossia, sei settimane dopo ilo trattamento. Inoltre, il sequenziamento genetico da campioni di pelle dei pazienti trattati, ha rivelato che l’azione dell’anticorpo ha ridotto anche l’espressione di molte citochine e altre molecole che inducono la psoriasi.

Fonte: http://newswire.rockefeller.edu/2015/03/13/new-antibody-therapy-dramatically-improves-psoriasis-symptoms-in-clinical-trial/

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