HomeSaluteCervello e sistema nervosoLa biotina può aiutare a trattare la sclerosi multipla

La biotina può aiutare a trattare la sclerosi multipla

La sclerosi multipla è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario colpisce il sistema nervoso centrale, compreso il cervello e il midollo spinale. La causa è sconosciuta, ma può comportare una combinazione di fattori genetici e ambientali.

La sclerosi multipla colpisce oltre due milioni di persone in tutto il mondo.

Le persone affette da sclerosi multipla possono, attraverso la dieta e le vitamine che sono una componente essenziale, gestire meglio i sintomi causati dalla malattia.

( Vedi anche: Sclerosi multipla: studio clinico mostra effetti senza precedenti nella forma recidivante della malattia).

Un importante gruppo di vitamine sono le vitamine del gruppo B che aiutano il corpo a trasformare il cibo in energia, sostenere il sistema nervoso e mantenere sani la pelle i capelli, gli occhi e il fegato.

La biotina o vitamina B7 o vitamina H, è una delle vitamine del complesso B ed è essenziale per la salute umana. E’ un coenzima di quattro carbossilasi, enzimi fondamentali nel metabolismo energetico e nella produzione di acidi grassi. Si trova nel lievito di birra, noci, tuorli d’uovo, bietole, fegato e molti altri alimenti.

La Food and Nutrition Board degli Stati Uniti non ha fissato una dose giornaliera raccomandata (RDA) di biotina, ma ha stabilito un livello di assunzione adeguato (AI) pari a 30 microgrammi al giorno per gli adulti.

La biotina è molto utile nei casi di sclerosi multipla progressiva perché supporta il metabolismo delle cellule nervose.

La SM si sviluppa quando la mielina, una sostanza che protegge le cellule nervose, risulta danneggiata. La biotina attiva gli enzimi chiave che aiutano l’organismo a produrre maggiori livelli di mielina che protegge i nervi.

Quando i livelli di mielina sono a livelli sani nel corpo, le cellule nervose sono in grado di comunicare tra loro più facilmente. La comunicazione tra le cellule nervose è in grado di ridurre il livello di disabilità nelle persone con SM.

Produrre più mielina può anche rallentare la progressione della malattia.

La ricerca attuale sull’uso della biotina nella sclerosi multipla

Diversi studi hanno trovato che alte dosi di biotina, fino a 10 volte la dose giornaliera tipica, sono in grado di ridurre i sintomi nelle persone con SM progressiva. Inoltre, le persone che hanno assunto queste alte dosi di biotina non hanno sviluppato reazioni avverse significative.

Diversi studi sull’uso della biotina come trattamento per le persone con SM hanno mostrato risultati positivi.

Uno studio ha scoperto che le persone con SM che avevano assunto forti dosi di biotina, hanno riportato una riduzione del dolore e migliorato i livelli di energia.

Uno studio francese ha dimostrato che le persone affette da SM che erano state trattate con la biotina avevano una vista migliore.

Anche gli sciienziati in Canada hanno documentato un miglioramento della vista e una riduzione parziale della paralisi. In un altro studio, il 91% dei partecipanti ha mostrato un miglioramento clinico.

È importante notare che questi sono studi preliminari e che non tutte le persona che hanno partecipato a questi  studi hanno dimostrato lo stesso grado di miglioramento.

Tuttavia, numerosi studi dimostrano che tra le persone che sono state trattate con alti livelli di biotina, alcune hanno ottenuto anche un rallentamento nella progressione della malattia e una migliore qualità della vita.

Le alte dosi di biotina sembrano ridurre i sintomi della SM, ma possono influenzare altre condizioni.

In dosi standard, la biotina è associata alla promozione della salute della pelle, dei capelli e delle unghie. Se assunta in dosi elevate, la biotina sembra ridurre i sintomi della sclerosi multipla senza causare gravi effetti collaterali.

Tuttavia, la biotina può interagire con altri elementi e questo può alterare i risultati di importanti esami medici. Ad esempio, la biotina è nota per interferire con il test della tiroide.

Rapporti pubblicati in The New England Journal of Medicine hanno suggerito che l’assunzione di supplementi di biotina potrebbe portare a false elevate misure di diversi test come:

  • T4 libero
  • T3 libero
  • Testosterone
  • Estradiolo
  • Progesterone
  • DHEA solfato
  • Vitamina B12

Al fine di ottenere risultati esatti dei test, le persone in trattamento con la biotina dovrebbe smettere il trattamento almeno 3 giorni prima di eseguire un esame del sangue.

Fonte: Medicalnews 

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