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Dal veleno di ragno la chiave per lo sviluppo di nuovi farmaci per il dolore cronico

Gli scienziati hanno scoperto che i composti del veleno di ragno possono fornire la chiave per lo sviluppo di una nuova classe di antidolorifici per trattare il dolore cronico.

Lo studio, pubblicato sul British Journal of Pharmacology, rivela il potenziale di nuovi analgesici senza gli effetti collaterali che limitano il dosaggio e l’efficacia dei farmaci esistenti.  

Il dolore cronico colpisce il 15% della popolazione adulta mondiale, causando sofferenza prolungata e riducendo la qualità della vita. Il costo economico è significativo, e negli Stati Uniti è stimato intorno ai 600.000 milioni di dollari l’anno, superiore al costo combinato di cancro, diabete e ictus.  

Solitamente le persone sentono dolore quando il corpo invia segnali elettrici dalla zona colpita al cervello, attraverso il sistema nervoso. Tuttavia, alcune persone non registrano il dolore e la ricerca precedente ha identificato una mutazione genetica che modula questa via di dolore in queste persone. Dei nove sottotipi di canali del sodio che regolano le proprietà elettriche delle cellule, i canali del sodio Nav1.7 sono fondamentali per la sensazione di dolore.

Questo nuovo studio identifica inibitori selettivi del canale Nav1.7 che potrebbero portare a nuovi farmaci che bloccano il dolore senza bloccare altri canali del sodio che hanno funzioni essenziali per la vita, come la regolazione del battito cardiaco. Sulla base del fatto che le molecole proteiche nel veleno di ragno immobilizzano la preda bloccando l’attività dei nervi attraverso i canali del sodio, questo studio ha analizzato il veleno di ragno per identificare peptidi che possono bloccare i canali Nav1.7 umani. Con 45.000 specie di ragno, ci potrebbero essere circa nove milioni di peptidi nel veleno di ragno, ancora inesplorati dalla ricerca farmaceutica.  

Guidati dal professor Glenn King, i ricercatori della University of Queensland, Istituto per la Bioscience Molecolare in Australia, insieme con il professor Frank Bosmans del Dipartimento della John Hopkins University di Fisiologia e Neuroscienze negli Stati Uniti, hanno sviluppato un metodo di ricerca in grado di analizzare i composti del veleno di ragno.

Il veleno di 205 specie di ragno è stato analizzato e il 40% dei veleni sono risultati contenere almeno uno dei sette composti identificati come inibitori selettivi dei canali Nav1.7 umani.

Questa eccitante scoperta consentirà di sviluppare in laboratorio un composto promettente per il trattamento del dolore cronico e offre la speranza di un nuovo analgesico per il trattamento della condizione.

Fonte http://www.sciencenutshell.com/spider-venom-breakthrough-chronic-pain-relief/

 

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