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Dal veleno della tarantola rosa cilena un trattamento per la distrofia di duchenne

Tutto è iniziato nel 2009, quando Jeff  Harvey di Buffalo ha scoperto che suo nipote era affetto da distrofia muscolare di Duchenne. La malattia è fatale e colpisce 1 ragazzo su 3000, causando il deterioramento muscolare. Sperando di aiutare il nipote, Harvey si è messo alla ricerca di nuovi trattamenti su internet ed ha incontrato uno scienziato dell’Università di Buffalo, Frederck Sasch. Lo scienziato, Professore di fisiologia e biofisica, studia i benefici medici dei veleni. Nel veleno della tarantola rosa cilena, lui ed i suoi colleghi hanno scoperto una proteina capace di controllare lo sviluppo della malattia. In particolare, la proteina contribuisce a rallentare il deterioramento delle cellule muscolari. In pochi mesi Harvey è entrato in contatto con il team di studiosi ed è diventato co fondatore della Tonus Therapeutics , una società farmaceutica che si occupa dello studio della proteine del veleno della tarantola  e delle sue possibili applicazioni terapeutiche sugli esseri umani, per la cura della distrofia muscolare. Anche se il trattamento deve essere ancora sperimentato sugli esseri umani, si è già dimostrato utile nel trattamento di animali da laboratorio, rallentando il deterioramento delle cellule muscolari. Gli studi sono ancora in corso ed occorrerà del tempo prima che la proteina possa essere utilizzata come terapia. Se funzionerà, la nuova terapia potrà prolungare la vita dei bambini affetti da distrofia muscolare per anni e forse per decenni.

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