HomeSaluteCancro ovarico: farmaco generico per il cuore aumenta la sopravvivenza

Cancro ovarico: farmaco generico per il cuore aumenta la sopravvivenza

In uno studio, primo nel suo genere, i ricercatori hanno dimostrato un beneficio in termini di sopravvivenza globale tra le pazienti con cancro ovarico epiteliale (EOC) trattate con farmaci generici per il cuore, noti come beta-bloccanti.

Secondo i ricercatori dell’ Università del Texas MD Anderson Cancer Center, questi farmaci bloccano gli effetti di percorsi di stress coinvolti nella crescita e nella diffusione del tumore.

Pubblicato oggi sulla rivista Cancer, i risultati sono il frutto di una analisi retrospettiva multi-istituzionale delle cartelle cliniche di 1.425 donne con cancro ovarico, trattate tra il 2000 e il 2010.

I ricercatori hanno confrontato la sopravvivenza globale nelle pazienti con documentato uso di beta-bloccanti durante la chemioterapia e quelle senza. Tra le 269 pazienti che hanno ricevuto i beta-bloccanti, 193 (71,7 per cento) ha ricevuto agenti dei recettori beta-adrenergici 1-selettivi (SBB) ed altre pazienti hanno ricevuto antagonisti beta non selettivi (NSBBs).

Il team di ricerca ha rilevato:

  • Per le  pazienti che hanno ricevuto i beta-bloccanti, la sopravvivenza generale media è stata di 47,8 mesi contro 42 mesi per le non utilizzatrici.
  • La sopravvivenza media globale basata sulla selettività dei recettori beta-bloccanti era di 94,9 mesi nelle pazienti NSBBs contro 38 mesi in quelle che hanno ricevuto SBB.
  • Anche tra le pazienti con ipertensione, una sopravvivenza globale media più lunga è stata osservata tra le pazienti utenti di NSBBs, rispetto alle pazienti non utilizzatrici (90 mesi versus 38.2 mesi).

Questo studio si basa su un grande corpo di ricerca da parte del ricercatore principale Anil Sood, MD, professore di Ginecologica Oncologia Medica e Biologia presso MD Anderson.

Lo studio ha dimostrato che:

“I beta-bloccanti trattano una varietà di condizioni, come le malattie cardiache, pressione alta, il glaucoma e l’emicrania. Essi prendono di mira una proteina recettore nel muscolo cardiaco che porta il cuore a battere più forte e più veloce quando viene attivata dagli ormoni dello stress”, ha detto Sood .”La nostra ricerca ha dimostrato che gli stessi meccanismi di stress influiscono sulla progressione del  cancro ovarico e per questa ragione, questi farmaci potrebbero svolgere un nuovo ruolo nel trattamento del cancro ovarico”.

Secondo Sood:  “La capacità di mostrare un miglioramento della sopravvivenza con agenti non selettivi – che inibiscono un percorso specifico di stress – è il culmine di anni di ricerca sulla biologia e la patogenesi del  cancro ovarico”.

Ulteriore esame ha rivelato che le utenti di NSBB avevano migliorato la sopravvivenza generale, indipendentemente dalla presenza di fattori prognostici o comorbilità. Questo non era vero per le pazienti trattate con SBB.

Il cancro ovarico è il quinto tumore più mortale tra le donne e causa più morti di qualsiasi altro cancro del sistema riproduttivo femminile.

Studi futuri cercheranno di identificare le pazienti che potrebbero beneficiare maggiormente dell’uso di beta-bloccanti e il miglior beta-bloccante per un tipo di tumore specifico basato sulla espressione dei recettori adrenergici. Poi potenzialmente, questi farmaci  potrebbero essere utilizzati come terapia adiuvante nel recupero chirurgico e nella chemioterapia, per ridurre la crescita del tumore e delle metastasi.

Ci sono attualmente due studi clinici, uno guidato da MD Anderson che sta valutando la combinazione di chemioterapia e propranololo (un tipo di NSBB) sulla biologia del cancro e modulatori di stress nei pazienti con nuova diagnosi di EOC. Secondo Sood, i dati preliminari di questi studi di fattibilità saranno utilizzati per la progettazione di futuri studi clinici randomizzati che esaminano NSBBs sugli esiti delle pazienti.

“La stratificazione delle pazienti mediante l’uso di beta-bloccanti e la selettività di questo studio, lo rende unico tra tutti gli altri studi che hanno esaminato l’impatto di questi farmaci sul cancro. Esso si basa anche sulla crescente evidenza che i beta-bloccanti possono diventare una componente chiave del trattamento di molte pazienti in futuro “, ha detto Sood.

Fonte;  “Clinical impact of selective and non-selective beta blockers on survival in ovarian cancer patients.” Jack L. Watkins, Premal H. Thaker, Alpa M. Nick, Lois M. Ramondetta, Sanjeev Kumar, Diana L. Urbauer, Koji Matsuo, Kathryn Squires, Robert L. Coleman, Susan K. Lutgendorf, Pedro T. Ramirez, and Anil K. Sood. Cancer; Published Online: August 24, 2015. DOI: 10.1002/cncr.29392

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