HomeSaluteCervello e sistema nervosoBassi livelli di vitamina D associati a sintomi depressivi

Bassi livelli di vitamina D associati a sintomi depressivi

Una nuova ricerca che sarà presentata alla International Early Psychosis Association (IEPA) a Milano il 20-22 ottobre 2016, dimostra che bassi livelli di vitamina D sono associati ad un aumento dei sintomi depressivi nei disturbi psicotici.

La ricerca è stata condotta dalla Dr.ssa Mari Nerhus del NORMENT Research Centre, Institute of Clinical Medicine e University of Oslo, Norway.

( Vedi anche:Perchè gli acidi grassi omega3 e vitamina D migliorano la funzione cognitiva).

Ci sono indicazioni che bassi livelli di vitamina D sono associati ad un aumento della gravità della malattia nei disturbi psicotici. In questi nuovi studi, gli autori hanno cercato di capire se bassi livelli di vitamina D sono associati ad uno specifico profilo dei sintomi e se la carenza di vitamina D è associata a deficit cognitivi nei giovani con un disturbo psicotico.

Allo studio sono stati arruolati pazienti provenienti strutture di cura e controlli sani. Al primo studio hanno partecipato 358 pazienti con sintomi valutati con strumenti chiamati Positive and Negative Syndrome Scale e Calgary Depression Scale for Schizophrenia. Il secondo studio ha incluso 225 pazienti e 159 controlli, valutati da test cognitivi sulla velocità di elaborazione, apprendimento verbale, memoria verbale e test sulla funzionalità esecutiva.

La modellazione statistica avanzata è stata effettuata per consentire il controllo di altri fattori che avrebbero potuto influenzare i risultati. Bassi livelli di vitamina D sono risultati significativamente associati ad un aumento di sintomi depressivi dopo il controllo per le differenze di genere, livello di istruzione, stato di degenza ed etnia. Gli autori sono stati anche in grado di dimostrare un’associazione tra carenza di vitamina D e disturbi cognitivi nella velocità di elaborazione e fluenza verbale.

Gli autori concludono: “Le associazioni tra bassi livelli di vitamina D e un aumento dei sintomi negativi e depressivi e una diminuzione della velocità di elaborazione e fluenza verbale, sono buoni argomenti per la pianificazione su larga scala di studi randomizzati e controllati al fine di giungere a conclusioni circa la vitamina D ed il suo potenziale benefico nei disturbi psicotici”.

Sono attualmente stati avviati studi che valutano la potenziale associazione tra livelli di vitamina D e le strutture cerebrali.

Fonte: PubMed

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