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Artrite: la genetica spiega l’insorgenza di diverse forme

Un nuovo studio internazionale ha rivelato come la genetica potrebbe spiegare il motivo per cui diverse esposizioni ambientali possono scatenare l’insorgenza di diverse forme di artrite reumatoide.

Un team dell’ Arthritis Research Centre del Regno Unito per la Genetica e Genomica presso l’Università di Manchester, parte di un grande consorzio internazionale che coinvolge scienziati provenienti da 15 istituzioni accademiche, sostiene che la loro scoperte potrebbe avere importanti implicazioni sul modo in cui l’artrite reumatoide è diagnosticata e trattata.

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista American Journal of Human Genetics.

L’artrite reumatoide è una forma infiammatoria grave che colpisce quasi 400.000 persone nel Regno Unito e provoca dolore, gonfiore delle articolazioni e nei casi più gravi, una notevole disabilità. E’ nota per avere forti componenti genetiche e ambientali. Era già noto che una percentuale di pazienti con artrite reumatoide è test positivo per gli autoanticorpi, mentre circa il 30% rimarrà siero-negativo. In questo studio, i ricercatori hanno meglio definito la distinzione genetica tra i due sottotipi di malattia: l’artrite reumatoide siero-positiva e siero-negativa.

Essi hanno stabilito che differenti varianti genetiche di una proteina, svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo della condizione e sono associate alle due forme di artrite reumatoide. Questo fornisce indizi per la teoria che l’esposizione a diversi agenti infettivi, come batteri o virus, innescano le diverse forme di artrite reumatoide in persone sensibili. L’ artrite reumatoide siero-negativa è meno compresa della forma siero-positiva ed i pazienti che hanno questo tipo di artrite, possono essere mal diagnosticati e ottenere un trattamento inadeguato.

Il dottor Steve Eyre dal centro genetica e genomica a Manchester, ha commentato: “Riconosciamo che l’artrite reumatoide è una malattia complessa che può avere presentazione variabili ed esiti diversi, nei pazienti, in particolare nel modo in cui rispondono al trattamento. Questi risultati si aggiungono alla nostra capacità di definire geneticamente i sottotipi di artrite reumatoide e questo è un passo importante verso la selezione di migliori trattamenti, per ogni paziente”.

Il Direttore del Centro, prof Jane Worthington ha aggiunto: ” Ora che abbiamo stabilito una base genetica per questi due tipi di artrite reumatoide, speriamo di offrire ai pazienti una diagnosi rapida, accurata e più appropriata e un trattamento mirato Questi risultati hanno aperto la porta ad una migliore comprensione dell’ artrite reumatoide sieronegativa ” .

Fonte Science Daily

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